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Non è cuozzo, non è gourmet… è nerd!

foto: scattidigusto.it

Probabilmente non sono in molti a sapere che il 28 maggio è la giornata mondiale dell’hamburger, ma, senza dubbio, qualsiasi persona della Campania sa che, qui da noi, “hamburger”, e il cibo in generale, hanno un solo padrone assoluto: The Lord of the Tarall, come recita una sua maglietta.

Stiamo parlando, ovviamente, di Egidio Cerrone, alias Puokemed.

Così ci siamo adoperati per intercettarlo e intervistarlo, confermando non solo la sua grande disponibilità, ma scoprendo anche un suo lato un po’ oscurato, forse, dalla fama di food blogger.

May the Puok be with you!
Godetevi la nostra intervista a Puokemed!

Prima di entrare nel vivo, quest’anno cadono i dieci anni dalla messa in onda della prima stagione di Breaking Bad, vuoi farle gli auguri e raccontarci il tuo rapporto con questa serie?

“Breaking Bad è la mia serie preferita. Penso di essere stato uno dei primi a vederla in Italia, molto prima che diventasse la leggenda che è oggi. Mi ha accompagnato in tante fasi importanti della mia vita e ricordo di aver sostenuto qualche esame all’università senza dormire, perché avevo trascorso la notte a divorare un episodio di Breaking Bad dietro l’altro. Penso inoltre che, data l’abitudine a somatizzare i miei personaggi preferiti di film e serie tv, Heisenberg abbia contribuito in maniera importante allo sviluppo della mia personalità”.

Quindi possiamo dire che, oltre ad essere Puokemed, sei anche, scusa il pessimo gioco di parole, ‘nu P(u)ok Nerd?

“Se chiedi agli amici di sempre cosa era Egidio prima di Puokemed, ricorderanno sicuramente l’appassionato di cibo, ma, soprattutto, il cinefilo. Riuscivo a guardare anche due o tre film al giorno. Credo di aver visto così tanti film da avere una panoramica quasi completa della storia del cinema dagli inizi fino al 2013, anno in cui è nato Puokemed e la mia vita è radicalmente cambiata. Oggi, solo sull’account Instagram, ho aperto una rubrica di storie in evidenza in cui, pian piano, consiglio ai miei followers alcuni film, quelli che reputo i migliori e che estrapolo da un mio archivio personale dettagliatissimo che ho iniziato a curare dal 2008. Dovreste vederlo, che follia! (ride, ndr) Sì, sono un nerd!”

Affacciandosi nel Puok Burger Store, non si può fare a meno di notare vari remake di locandine di film e serie tv, le stesse che, appunto, spopolano anche sulle tue storie di Instagram e gli altri tuoi profili social.

L’Egidio che si siede davanti al computer a guardare Netflix o un film, continua a mangiare ragù e “pasta e patane” o va di pop-corn, patatine e “schifezze” varie?

“Quando guardo un film mangio raramente. Ma, alla fine, il cinefilo e Puok sono due declinazioni della stessa personalità: mi ci approccio con lo stesso entusiasmo.”

Quando sei preso dalle puntate, invece, tua madre deve chiamarti più di una volta se è pronto a tavola? O, appena la senti, lasci tutto e corri?

“Quando abitavo ancora da mia mamma, la maggior parte delle volte le guardavo di notte. Più che un – È pronto a tavola, era un – Te vuò j a cuccà! (ride, ndr)”.

Django, Mr. Orange, Aegon Targaryen, Marty McFly, Maestro Yoda… Sono alcuni dei nomi dei tuoi panini, ispirati a vari personaggi iconici del grande e piccolo schermo. Per la serie “è nato prima l’uovo o la gallina”, è il personaggio che ispira il panino o il panino nasce e poi tu gli assegni il personaggio?

“Bella domanda. Quasi sempre nasce prima il panino, poi a ispirarmi sono un ingrediente o i vari colori degli strati della farcitura. Qualche volta, però, capita che vado dal mio capo-cucina, Mario, e lui me lo ricorda spesso, e gli dico: – Mario, tengo già il nome! E lui si esaurisce (ride, ndr)”.

Oggi è la “Giornata mondiale dell’hamburger”. Ti senti di fare un appello a quelli che preferiscono “ape” e sushi a una “pausachiatta” in stile Puok?

“No. La pausachiatta è, sì, un termine coniato da Puok, ma ha valore universale. Anche per il sushi. La mia ragazza ne è ghiotta e quando è fatto bene piace anche a me. Penso che sia una cucina in cui pochi ingredienti, in equilibrio e in estrema pulizia di sapori, possono regalare esperienze notevoli. Ovviamente con un Nonna Assunta (uno dei panini del menù del suo locale, ndr) la pausa è più chiatta. È un termine che, per me, riassume l’esperienza goduriosa, più che il contenuto calorico.”

Sempre restando in tema, ci confermi che il tuo panino del cuore continua ad essere quello di Mazzella?

“Sempre. Mazzella è Dio.”

Questa domanda ti tocca, mi dispiace. Sei ormai innegabilmente il food blogger più famoso della Campania. Ogni locale di successo, negli ultimi anni, è passato attraverso una tua recensione. Senti la responsabilità di aver influenzato e indirizzato i gusti di migliaia di persone, soprattutto ragazzi?

“Sì, e ne sono fiero. Penso di averlo fatto sempre con estrema credibilità e trasparenza e di aver fatto scoprire a migliaia di persone posti dove si mangia davvero bene. È chiaro, poi, che Puokemed abbia creato un vero e proprio mercato in cui non possono mancare anche blogger meno credibili e degenerazioni culinarie. Ma penso, in quest’ultimo caso, di aver reso, con Puok Burger, ancora più tangibile e chiaro il mio pensiero sul cibo.”

Nell’Egidio che si vede tra dieci anni, ci sarà sempre spazio per il ragazzo delle pizze di Bob, dei panini di Mazzella e appassionato di film e serie tv?

“Sì. Oggi lo sono ancora e spero di esserlo tra dieci anni. Magari evoluto, ma che sia evoluzione sana di questo stesso spirito. Magari mi sentirò sempre meno a mio agio a fotografare mille piatti, a postare mille foto. Forse lo farò di meno, con meno frequenza, ma sarò maturo a tal punto da saper incidere ancora di più con il mio modo di scrivere, che è forse stato, ed è ancora, la qualità più importante di Puokemed e di tutto quello che è venuto dopo.”

Quest’ultima domanda è mia personale: il MartyMcFly, che, ci tengo a dirti di nuovo, è il panino più buono che abbia mai mangiato in vita mia, è in viaggio verso il 1885? E, soprattutto, tornerà di nuovo ai giorni nostri?

“Grazie. Il Marty McFly va via a fine maggio. Non sappiamo se tornerà e quando tornerà. I miei chef mi hanno riferito che, per farlo tornare, ci vogliono esattamente 1,21 GigaWatt. Ci vorrebbe solo la scarica di un fulmine.”

Bene allora! Grazie mille, Egidio, per questa chiacchierata, che ci ha fatto scoprire di più il tuo lato da nerd cinefilo. Non posso che farti i complimenti per tutto ciò che sei riuscito a fare e il più sincero in bocca al lupo per il prosieguo di questa avventura che condividi con tutti i tuoi seguaci. Grazie ancora. Un saluto alla folla?

“Che la fame sia con voi!”

Federico Mangione

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La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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