Papillomavirus e tumore della cervice uterina
di Domenico Macari
Quella tra virus e cancro può sembrare un’associazione insolita: siamo infatti abituati a pensare che siano solo radiazioni, sostanze tossiche o alcuni alimenti a causare un tumore. Eppure alcune importanti neoplasie sono causate proprio da virus. L’esempio più immediato è quello del cancro della cervice uterina, che nel 99% dei casi è associato a infezione da papillomavirus.
Cos’è la cervice uterina e come il virus causa il cancro
La cervice uterina, anche nota come “collo dell’utero”, è una porzione anatomica dell’utero. È divisa in due parti separate dalla giunzione squamocellulare: una sopravaginale e una vaginale che sporge nella vagina. Il virus causa la neoplasia, che si sviluppa proprio nella giunzione squamocellulare, insediandosi nelle cellule epiteliali che rivestono la cervice; una volta che si è replicato blocca una serie di fattori che controllano il ciclo cellulare, che quindi viene alterato portando a proliferazione incontrollata delle cellule e quindi al cancro.
Come si è scoperta questa associazione?
La scoperta del papillomavirus come causa del cancro della cervice è stata fondamentale, tanto che è valsa il premio Nobel al suo scopritore Harald zur Hausen. Due indizi hanno portato lo scienziato a questa conclusione: il tumore della cervice è molto diffuso nelle zone in cui c’è più promiscuità sessuale e in cui l’attività sessuale inizia precocemente. Aveva notato inoltre che questo virus causava nelle cellule infettate le stesse lesioni che si riscontravano comunemente in questa forma di cancro.
Perché è importante l’associazione tra cancro e virus?
Essendo il cancro causato da un virus, una delle principali strategie per combatterlo è il vaccino: è questo che ha reso fondamentale la scoperta di zur Hausen, si tratta infatti di uno dei pochi casi in cui si può evitare di incorrere in una forma di neoplasia in questo modo. Attualmente ne esiste uno gratuito e consigliato a tutte le donne sessualmente attive. In Italia il carcinoma cervicale è particolarmente diffuso al Sud, anche se comunque presenta un’incidenza nettamente inferiore rispetto ai big killers, come il cancro al colon o al polmone.
La prevenzione è sempre la cura migliore
Nonostante la presenza di un vaccino sia una grande arma a nostra disposizione la miglior terapia rimane sempre e comunque la prevenzione. In questo caso per prevenire il cancro e individuare segni sospetti quanto più precocemente possibile, basta effettuare periodicamente il PAP test. Si tratta di una pratica poco invasiva in cui viene prelevato un piccolo campione cellulare tramite un tampone vaginale; le cellule sono poi analizzate. Il test va effettuato ogni anno a partire da tre anni dopo il primo rapporto sessuale, o in ogni caso a partire dai ventuno anni. In caso di tre esiti negativi consecutivi si può effettuare il PAP test ogni tre anni. Molte donne sono spaventate da questo tipo di pratiche che, per via di una errata conoscenza, ritengono dolorose e invasive; in realtà il PAP test, così come la mammografia, è una pratica rapida, assolutamente indolore e non invasiva che può aiutare tutte le donne ad evitare di incorrere in gravissime patologie che possono essere facilmente combattute con una costante prevenzione.