Rose sbarca a Parigi
di Federica A. Di Nunzio
Monumentale nelle dimensioni e leggera nei piumaggi di struzzo la nuova collezione di Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della casa italiano Valentino, presenta applausi commossi alla settimana dell’Alta Moda di Parigi 2018. I larghi cappelli dell’abile modista britannico Philip Treacy ricordano la Rose del Titanic di inizio ‘900; colorati, ampi e composti da piume colorate verdi, arancio, rosso e fucsia.
Il nuovo destriero della maison italiano ha voluto dedicare gli abiti ai sarti che li hanno realizzati, generoso pensiero rivolto a chi de facto opera con forbici e ditale. Non si tratta di un riferimento banale ma lascia pensare alle ore di lavoro – alle volte persino 900 – che traspaiono dietro ogni camminata in passerella.
Vediamo volumi, scolli squadrati anteriori, smanicati e lunghezze da tessuti rigidi e via via più leggiadri andando avanti con la collezione. Fasce alte e fiocchi dai lunghi lembi rimarcano il vitino femminile, in accoppiata vincente con gli esplosivi copricapo. Al classico taglio d’abito lungo si alternano cappe, camicette, pantaloni a zampa larga, blazer e mantelli. Le nuance calde, allegre e primaverili si legano alle forme floreali e ai petali che compongono gli artefatti ben strutturati, rispettando così di rito la stagione che le rappresenta.
A metter firma italiana non è solo lo stilista ma anche l’intenso melodramma “Vissi d’Arte” dell’opera Tosca di Puccini, che accompagna la fuoriuscita delle modelle placide e armoniose quanto le note che si ascoltano.
Evento di importanza degna di nota serigrafato dagli abbellimenti del loco scelto, l’Hotel Salomon de Rotschild, segna un picco sempre più alto per il vanto della moda italiana che continua a raccogliere lusinghe in zona estera.
Di seguito le parole di Pierpaolo Piccioli che spiegano l’origine e l’ispirazione di ciò che ha voluto comporre in capolavori per l’Atelier di Roma:
“Passando molto tempo in Atelier, mi sono reso conto che il momento più bello è un attimo prima che l’abito diventi perfetto, ovvero quando fiocchi, ruches e abbellimenti sono ancora imperfetti. Io li ho lasciati esattamente così”