4 famose leggende metropolitane che pensavi fossero impossibili!
di Antonio Alaia
Chi di noi non è affascinato dalle leggende metropolitane? Storie “assurde” che vengono tramandate da decenni, anche secoli, attraverso canzoni, libri e che hanno persino ispirato i più famosi film della storia.
Ma le leggende che ti hanno raccontato… sono davvero poi così “leggendarie”?
- L’UOMO NERO
Impossibile che da piccoli non siate mai stati minacciati da i vostri genitori con la scusa del famigerato “Uomo nero”. Ma è davvero una scusa?
A cavallo tra gli anni ’70 e ’80 molti bambini sono scomparsi nella zona di Staten Island, a New York. Alla fine, la polizia individuò realmente un uomo – Andre Rand, tossicodipendente e abitante dei boschi – che fu poi accusato di aver fatto sparire i bambini di Staten Island. Anche se le prove non sono state mai sufficienti, l’uomo sta ancora oggi scontando 50 anni di reclusione per rapimento e omicidio.
- GLI ZOMBIE
Non si contano i film, le canzoni, i racconti e le centinaia di libri dedicati a queste terrificanti “creature” nate da una leggenda metropolitana. Mi dispiace dirvi che la leggenda non è ispirata a una folle e originale idea di qualche romanziere russo dell’800… ma è ispirata alla storia di un giovane respinto in amore che decise di stordire l’amata, sigillarla all’interno di una scatola di cartone pressato e seppellirla in un bosco dello Yorkshire. Incredibilmente la ragazza riuscì a liberarsi, tagliando il cartone proprio con l’anello di fidanzamento che lui le aveva regalato. Arrestato pochi giorni dopo, Marcin fu condannato a 20 anni.
- “HOSTEL”
Avete mai visto il film “Hostel” (2005, regia di Eli Roth)? Beh, se sì, e le sadiche scene delle torture vi sono sembrate assurde, dovrete ricredervi… Eli Roth si è infatti ispirato ad una storia fin troppo vera, purtroppo.
In Thailandia, un posto dove la sorveglianza scarseggia e la povertà dilaga, pare non sia raro essere rapiti per essere venduti alla mercé di qualche milionario che scommette insieme ai suoi amici su quanto tempo tu riesca a sopportare delle torture prima di morire. Eli Roth, il regista del suddetto film, era al corrente di tali pratiche e raccolse quante più informazioni possibili per rendere la sua opera terribilmente realistica!
- “SWEENEY TODD”
Sweeney, il cui vero nome è Benjamin Barker, nasce il 16 ottobre del 1756, all’85 di Brick Lane, nell’East End di Londra, unico figlio di due genitori operai poveri ed alcolizzati cronici.
Era solito regalare “tagli gratis” ai suoi clienti: li sgozzava con le lame da barba e li lasciava cadere in un cunicolo scavato sotto al suo negozio di barbiere. Dopo innumerevoli omicidi, venne scoperto dalla polizia a causa del forte tanfo emanato dai cadaveri. Il 25 gennaio del 1802, davanti a migliaia di persone, Sweeney Todd venne impiccato. Finì così la storia del barbiere demoniaco di Londra. La sua leggenda, invece, era appena cominciata.