Il Metronomo – Tempo, Spazio, Azioni: la scansione è di genere
Di Marianna Allocca
Lo scorso giovedì 28 giugno, presso il Castello dei Conti di Acerra, ha avuto luogo il seminario di presentazione del progetto targato Consorzio Proodos riguardo le misure di conciliazione tempi vita-lavoro e le politiche attive del lavoro. Soprattutto, riguardo il ruolo e i diritti della donna nell’ambito lavorativo.
“La vita è tra le note del tempo”, una vera e propria massima, la quale racchiude il senso e lo scopo della realizzazione del progetto nato dalla collaborazione tra esponenti di rilievo: l’ente capofila, Proodos Consorzio di Cooperative Sociali, insieme al Consorzio ASI, Confcooperative Campania, Coelmo, l’ambito territoriale N20 (Acerra), con il cofinanziamento dell’Unione Europea.
Il seminario ha avuto inizio con i saluti istituzionali del Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri e il discorso d’introduzione del Presidente del Consorzio Proodos, Mario Sicignano, il quale ha ringraziato l’attenta amministrazione comunale per aver avuto sempre “una porta aperta” verso le possibilità attraverso le quali effettuare diverse sperimentazioni che vanno al di là degli accordi territoriali di genere.
La conciliazione dei tempi vita-lavoro è un asse importante, prioritario, di investimento per le aziende. Un’impresa socialmente responsabile è un’organizzazione in grado di favorire il benessere dei lavoratori, di fornire strumenti per garantire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Le possibilità possono essere tante: dall’introduzione di un maggiordomo aziendale alla costruzione di asili nido aziendali o interaziendali; da eventuali aggiornamenti finalizzati a facilitare il rientro delle donne dopo la maternità, fino ad arrivare a possibili forme flessibili di lavoro.
Durante il seminario ci sono stati interventi da parte degli stakeholder che hanno contribuito alla realizzazione di un progetto che tende a valorizzare la parità di genere, a rispondere ai bisogni dei cittadini. Innanzitutto, l’intervento di Raffaella Ruocco, Welfare manager e coordinatrice degli Accordi Territoriali di Genere del Consorzio Proodos, la quale ha affermato: “la forte volontà di autoaffermazione delle donne in questi ultimi decenni ha influenzato molti aspetti della vita delle nostre famiglie, delle nostre comunità, però ci sono ancora tanti ostacoli sulla parità di genere. Infatti, alcuni ruoli degli impegni familiari sono ancora dei fattori che influenzano la decisione delle donne di entrare nel mondo del lavoro e di restarvi. All’ aumentare del numero dei figli, diminuisce la partecipazione della donna nel mondo del lavoro, mentre per gli uomini è esattamente il contrario. Se facciamo riferimento alla Regione Campania, la situazione peggiora un po’ e le motivazioni sono facilmente rintracciabili nel fatto che c’è una maggiore presenza delle donne nel lavoro sommerso, nel lavoro nero, nella scarsità dei servizi e anche perché c’è un certo modello culturale del lavoro riguardo la condizione della donna. Solo un sistema territoriale conciliante può favorire una maggiore competitività economica nel nostro territorio. Se le donne lavorano ne beneficiano tutti, anche il nostro sistema economico”.
Un altro intervento interessante è stato quello del Dirigente delle Politiche Sociali Ambito N20, Dott. Giuseppe Gargano, il quale ha usato una bella metafora riguardo le politiche di genere: “spazi di tregua” per indicare una pausa dalla fatica di vivere, o meglio, lo sforzo delle donne con la crescita dei loro figli e il lavoro. “Il periodo della vita con un bambino piccolo dai 0 ai 36 mesi non dev’essere un’esperienza che esclude, ma un’esperienza che include”. Ogni esperienza, secondo Gargano, è una conoscenza, un qualcosa di formativo per il soggetto in questione e il territorio che fornisce ad esso mezzi e risorse.
Subito dopo, l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Acerra, Milena Tanzillo ha spiegato quanto fosse importante l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne senza un’occupazione lavorativa e come salvaguardarle. “In Italia il tasso di occupazione femminile è del 48%, sembra alto, ma non è così. In una media europea dopo di noi c’è solo la Grecia. In Campania il tasso di occupazione femminile è solo del 27,4%. Dunque, c’è molto da fare”.
L’assessore ha affermato che la sinergia fra enti istituzionali, Proodos, imprese e territorio è essenziale per garantire ed incrementare il lavoro femminile. “Lavorare significa portare in alto il livello di natalità. Una donna emancipata che lavora favorisce un benessere all’interno della famiglia”. Anche Nicola De Matteis, Assessore al Lavoro del Comune di Acerra, continua su questa scia, credendo nel progetto e sostenendolo. “Bisogna offrire spazi alle donne. L’inclusione sociale della donna è molto importante, la sua esclusione crea uno svantaggio sociale ed economico nel territorio. Mi piace vedere questa iniziativa come una scacchiera, dentro la quale ci mettiamo il comune, il terzo settore, diverse istituzioni e le aziende del territorio. Se noi sapremo manovrare bene questi elementi, il progetto avrà delle positività e dei risvolti per l’occupazione femminile e per il territorio”.
Prima della fine del seminario è stato proiettato un video in cui Stefania Brancaccio, Dirigente di Coelmo S.p.a., espone il suo sostegno per il progetto Il Metronomo, figlio degli accordi di genere, come lei stessa ha affermato.
Dulcis in fundo, l’intervento dell’Assessore alle Pari Opportunità e Formazione della Regione Campania Chiara Marciani, la quale ha dichiarato di essere molto contenta per la realizzazione di un nuovo progetto riguardo gli accordi territoriali di genere. “A volte i progetti sono molto ampi e riguardano il territorio in maniera indifferenziata, invece io credo che il valore aggiunto di importanti accordi territoriali sia proprio questo: differenziarlo in ogni ambito territoriale, per ogni realtà”. L’assessore rivela anche un altro progetto, da poco approvato, riguardo il piano strategico delle pari opportunità, dove è stata inserita una dotazione di 26 milioni e mezzo destinati alle donne, 18 milioni per l’imprenditoria femminile e 4 milioni per percorsi formativi di avvicinamento al lavoro da parte delle donne. Al termine del seminario, sono stati consegnati i voucher oggetto del progetto Il Metronomo destinati alle beneficiarie dei servizi all’infanzia 0-36 mesi.
Questo tipo di seminario ha dato la possibilità ai partecipanti di accostarsi a tematiche sensibili attualmente molto diffuse. Un’esperienza molto formativa, soprattutto per aver avuto la possibilità di conoscere l’esistenza di servizi di formazione e orientamento al lavoro.
Io, in quanto donna, ritengo che tali esperienze servano a monitorare la nostra consapevolezza nel campo lavorativo. Grazie ad eventi del genere e alla partecipazione assidua con il nostro magazine e il Consorzio Proodos, ho compreso ancor di più l’importanza di mettere nero su bianco le nostre emozioni, la sensibilità in merito a progetti dedicati al genere femminile, alla conduzione della donna che, ancora oggi, è bistrattata, seppur viviamo in un secolo che dovrebbe essere emancipato. A tal proposito, mi sento di dire che l’uomo e la donna sicuramente sono diversi, altrimenti non potremmo definirli così, ma entrambi hanno pari opportunità e diritti.