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DreamBOOK, leggere per sognare

di Benedetta De Nicola

«I moltissimi anni dedicati a queste attività mi hanno convinto della necessità di dar vita ad una mia casa editrice all’interno della quale fosse possibile non ripetere gli errori degli altri e portare una modalità di rapporti con gli autori e con le librerie che rendesse giustizia alle opere che pubblicavamo, spesso di autori esordienti. Volevo una casa editrice che fosse davvero “casa” dei lettori e degli scrittori».

Oggi parla con noi Stefano Mecenate, editore dreamBOOK, e scopriremo il punto di vista di un “addetto ai lavori”.

Come hai iniziato nel mondo della piccola editoria?

«Le mie due importanti esperienze pregresse, Studio Tesi e Rusconi, mi hanno insegnato molte cose che desideravo mettere in pratica anche in realtà editoriali più piccole. Quindi, dopo che sono tornato in Toscana, ho iniziato una serie di collaborazioni con le case editrici locali in qualità di editor, responsabile della comunicazione, direttore di collana di narrativa, coordinatore di eventi editoriali, presentatore e moderatore nelle presentazioni di libri e nelle tavole rotonde».

Perché hai chiamato la tua casa editrice dreamBOOK?

«Ho chiamato la mia casa editrice dreamBOOK perché nel sogno c’è tutta la magia di ciò che davvero vorremmo dalla vita, c’è un progetto ed una spinta ideale che desidererei, almeno per quanto concerne l’editoria, poter aiutare a realizzarsi».

Chi è la persona più importante per te dal punto di vista emotivo all’interno della casa editrice? Chi ti sprona?

«In una piccola casa editrice, ogni persona che ne fa parte è importante e preziosa perché ha fatto una scelta coraggiosa, quella di intraprendere un’avventura difficile anche se affascinante nella quale l’impegno, la dedizione sono sostenuti principalmente dall’entusiasmo».

Come si chiamano i tuoi autori con i loro romanzi?

«DreamBOOK ha un bel catalogo con oltre 40 titoli, molti vista la sua giovane età e la selezione che ho deciso di fare per mantenete uno standard qualitativo elevato a vantaggio dei lettori, spesso costretti a letture mortificanti anche dall’editoria maggiore.

Elencarli tutti sarebbe eccessivo, citarne solo una parte ingiusto. Invito i vostri lettori a venirci a trovare sul nostro sito www.dreambookedizioni.it, e sfogliare con calma il catalogo per scoprire gli autori e le loro opere».

Hai un genere preferito?

«DreamBOOK edizioni non vuole avere un genere preferito, preferisce aprire le porte a tutti i talentuosi che hanno qualcosa di bello da dire nella narrativa come nella saggistica o nella poesia. E per i meno talentuosi, o per coloro che si avvicinano alla scrittura, un’altra opportunità: il writing coach, un esperto che fingerà da supporto e da riferimento durante la scrittura del romanzo, del saggio o dei racconti. Un aiuto “on line” che saprà ottimizzare il lavoro di chi intende misurarsi nella scrittura per raccontarsi o per raccontare».

Trovi questo lavoro una sfida?

«Trovo questo lavoro un eccellente modo per essere nel meraviglioso universo dei libri, accanto a chi scrive e vicino a chi legge, cercando di creare i presupposti perché questo circolo virtuoso mediato dalle librerie, dalle biblioteche, dalle associazioni culturali, possa avere i migliori risultati».

Cosa vuol dire buona editoria?

«Buona editoria significa cercare il meglio in un autore, ovviamente il meglio di quel momento poiché la scrittura e le esperienze crescono nel tempo, e porgerlo al meglio ai potenziali lettori. Buona editoria significa dare la massima assistenza pre, durante e post pubblicazione ad ogni autore perché possa esprimere il meglio di sé. Buona editoria significa essere a disposizione di coloro che desiderano misurarsi con la scrittura che forse non hanno ancora gli strumenti migliori non sapendo dire di no a pubblicazioni inopportune e invitando gli autori a non accontentarsi di ciò che hanno scritto, ma di migliorarlo attraverso un buon dialogo con l’editor, figura chiave di ogni casa editrice seria».

Benedetta De Nicola

Prof. di lettere, attivista fan Marvel da sempre. Ho fondato La Testata e la curo tuttora come caporedattrice e art-director.
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