La marijuana
di Mariangelo D’Alessandro
Ride chi la fuma, fa ridere chi ne parla
Un gruppo di ragazzi si ritrova come al solito sulle scalette del centro storico del proprio paese, dove la visibilità è minima e non c’è andirivieni. Per fare cosa? Per fumare una canna.
Sì, avete letto bene, proprio fumare una canna, uno spinello, una torza, un fusillo, una bomba e potete chiamarla come vi pare, tanto la canzone non cambia. Già il semplice fatto di nascondersi per fumare marijuana fa ridere e tanto, ma rendersi conto che quei ragazzi, se fermati dagli “sbirri”, verranno segnalati e ammoniti per cinque anni, ecco, questo fa ancora più ridere.
Perché nel momento in cui i carabinieri trovano marijuana addosso, anche meno di un grammo, si viene segnalati per cinque anni. Viene redatto un verbale, possono ritirare la patente, il passaporto e se si viene beccati di nuovo con la marijuana nei cinque anni in cui si è stati segnalati si rischiano anche i domiciliari.
Purtroppo non è una barzelletta o una storiella di un altro pianeta, ma la pura realtà qui nella nostra nazione. Nella nostra bella Italia. Siamo stanchi di ripetere sempre le stesse cose, siamo stanchi di lottare per la legalizzazione della marijuana, siamo stufi di trovarci politici al governo che considerano la marijuana una droga pericolosa.
Chi fa uso di questa sostanza non è pericoloso e di certo fumando non diventa un tipo violento. Chi fuma gli spinelli vuole stare in pace con se stesso e col mondo, non farebbe del male neanche a una mosca, vuole rilassarsi dopo una brutta giornata e soprattutto vuole ridere e scherzare con gli amici senza recare danno a cose o persone.
La cosa che fa più ridere è che nei paesi dove è stata legalizzata il consumo da parte dei giovani, così come quello da parte degli adulti, è diminuito. Per non parlare dell’uso terapeutico e dei benefici che può avere la legalizzazione sull’economia.
Alcuni paesi hanno pagato debiti, si sono ripresi economicamente, hanno creato posti di lavoro e si potrebbe continuare all’infinito a citare i pro che si possono ottenere grazie alla legalizzazione di questa sostanza. Ma noi non siamo qui per parlare di questo.
Su internet potete trovare migliaia di articoli dettagliati su tutto quello che ho appena citato. Qui, invece, vogliamo solo aprirvi la mente e scacciare questo tabù che ci blocca da decenni. Vi chiediamo solo di trattare la marijuana per quello che è, qualcosa di semplice, di puro, che è la natura stessa ad offrirci.
Vi chiediamo di non guardare male chi fuma le canne e soprattutto di non considerarli dei tossici perché ricordate una cosa: tutti parlano male della marijuana ma tutti sanno chiudere le canne. Questo può significare solo che la maggior parte delle persone fuma, anche chi non te lo aspetteresti mai. Siamo qui per chiedervi, e questa volta mi rivolgo ai genitori, di non punire i vostri figli scoprendo che fumano la marijuana perché non c’è nulla di male nel farlo e sappiamo bene che lo facevate anche voi quando eravate ragazzi.
In conclusione non vogliamo parlare e discutere di droghe né tanto meno di legalizzazione. Non vogliamo assolutamente invogliare le persone a fumare cannabis e non vogliamo, naturalmente, parlare sempre delle solite cose che ormai noi tutti conosciamo molto bene. Siamo nel 2018, non c’è proprio più nulla da dire. Svegliatevi per favore. La marijuana non fa male, mettetevelo in testa.