SAVAGE X FENTY – La sensualità non ha taglia
di Rebecca Grosso
Dopo aver annunciato a maggio la sua nuova e audace linea di lingerie, Rihanna chiude in bellezza la New York Fashion Week presentando – stravolgendo il concetto di passerella – la sua ultima collezione, Savage x Fenty.
“La parola savage si spiega abbastanza da sé. È una parola che esprime convinzione, sicurezza di sé, l’essere impavidi. Credo che le donne qui stasera hanno rappresentato quella parola. Credo che ogni donna abbia un che di selvaggio: anche se non si vede, c’è.”
(Rihanna sulla presentazione di Savage x Fenty)
La sensualità non ha una taglia, né tantomeno un’etnia. È questo il messaggio che Rihanna ha voluto lanciare durante la sfilata di presentazione della sua linea di lingerie, Savage x Fenty, perfettamente in linea con gli ideali promossi dal suo brand di cosmetici.
“Selvaggio” è stato infatti il suo show, ambientato in un’insolita location per il mondo della moda – un capannone del New Yard a Brooklyn – trasformato da una RiRi Madre Natura in un futuristico Giardino dell’Eden. Ma quali saranno stati i prototipi di Eva scelti da Rihanna per la sua lingerie? Tutti quelli immaginabili!
La verdissima passerella è stata infatti dominata da modelle di ogni tipo, che mostravano lo splendore delle forme femminili in ogni corporatura e carnagione, a partire dalle scultoree Bella e Gigi Hadid, passando per le morbidezze delle curvy e la robustezza delle più atletiche, fino ad arrivare allo splendore delle due donne in stato di gravidanza. Via libera quindi ad eleganti trasparenze, calze autoreggenti e body caratterizzati da dettagli cut out, come nel caso della modella ventiduenne Slick Woods che ha sfilato mettendo in mostra il pancione.
Ciò che ha reso lo show di Rihanna tutt’altro che una sfilata è stato lo stravolgimento di tutti i canoni di bellezza di questo settore globalmente accettati. Le sue modelle non sfilano banalmente, ma si integrano con il paesaggio come se fossero anch’esse elementi di quella natura rappresentata, tra i ruscelli e le rocce di una florida foresta, contorcendosi come animali selvaggi, esaltando con gli effetti di luci ed ombre dati dai riflettori i chiaroscuri della femminilità. Sono completamente a proprio agio: ridono chiassosamente, si divertono ad imitare le movenze animali, mostrano la comodità di una linea di intimo disegnata appositamente per la propria fisionomia.
L’obiettivo ampiamente raggiunto da Rihanna era quello di mostrare alle donne – e non solo – che la sensualità è un atteggiamento, un’attitudine, non una caratteristica fisica su cui lavorare o una prerogativa di poche elette.
Per farlo, da stilista ha ideato una linea di lingerie che comprende non solo diversi stili, per soddisfare allo stesso modo le esigenze delle più romantiche e le più audaci, ma anche nuances per ogni carnagione, scegliendo sia colori che si adattano ad ogni incarnato che nudes per ogni specifica tonalità di pelle.
Il risultato è una collezione da subito disponibile in ogni taglia e soprattutto per ogni condizione fisica dell’eterno mutare del fascino femminile; basti pensare ai capi disegnati per le donne incinte, che possono così – finalmente – lasciarsi alle spalle per qualche volta il premaman e sentirsi sexy anche in dolce attesa.
Non solo, Rihanna ha pensato anche alle tasche delle sue acquirenti. I prezzi dei capi, infatti, sono stati valutati e scelti per poter essere accessibili a qualsiasi donna che voglia concedersi quello che viene erroneamente considerato “lusso” di sentirsi sensuale.
Savage x Fenty è stata uno strabiliante successo, l’intera collezione è stata resa immediatamente disponibile per la vendita; è stata presentata con la formula see now buy now, che ne ha permesso l’acquisto subito dopo la sfilata, online e in alcuni negozi pop-up di New York.
Neanche stavolta Rihanna si lascia influenzare dalla folla di leoni da tastiera che popola il web, da cui è stata spesso attaccata per i suoi presunti chili di troppo, dimostrando anzi l’importanza per ogni donna di sentirsi sicura di sé, indipendentemente dal giudizio degli altri, e consapevole della propria sensualità, ma solo e unicamente per il suo benessere, non in funzione del desiderio maschile.