Fabio Magnasciutti – La matita che sdogana
di Anna Russo
Sabato sono stata al MANN, uno dei più bei musei italiani, contenente opere di antichità tra le più interessanti al mondo, ma questo è un altro discorso; in verità mi ci sono recata per Rdl, Ricomincio dai libri.
Il primo stand che trovo è di libri illustrati, spontaneamente penso siano libri per bambini e distrattamente mi giro dal lato opposto. C’è una sala, guardo all’interno e vedo qualcuno parlare al microfono, “sarà uno degli autori in programma per la presentazione del proprio libro”, penso. Ma c’è qualcosa di strano, di fianco noto un proiettore, immediatamente ne riconosco le vignette.
La prima volta che ho visto un’illustrazione di Fabio Magnasciutti è stata su Instagram: c’era un Otto su un lettino da psicanalisi che, in risposta al terapeuta col consueto blocco per appunti, esclama “No, grazie! … Che se mi sdraio poi non la finiamo più.”
Potete immaginare il sorriso spuntato sul mio viso, quello solito che fa pensare alla gente intorno “Questa è scema, ride da sola.”
Beh, la grandezza di Magnasciutti sta nella semplicità accurata della sintesi. Riesce con un’immagine apparentemente scarna e poche ma essenziali parole a sdoganare un concetto, a liberarlo dai “naturali” preconcetti.
Coi suoi tratti a matita riesce non solo ad associare immagini a pensieri ma, addirittura, a far rivalutare un concetto, in questo caso di Otto, e a liberarlo dai confini dei retaggi pregiudizievoli ai quali siamo abituati per farci osservare il soggetto in questione da altri punti di vista diversamente ignorati, tramutando, così, un numero finito in Infinito.
Fabio racconta all’attenta platea quanto sia importante osservare la quotidianità e, soprattutto, quanto sia interessante notare come la nostra società sia stretta in vincoli preconcettuali, in “verità risapute” ma non realmente conosciute.
Nomi, cosi e animali è il nuovo libro presentato da Magnasciutti. È un libro illustrato, un libro che fa sorridere, molto spesso amaramente, un libro che pare si possa sfogliare in poco ma che dà spunti di riflessione che durano a volte anche per la vita.