HALLOWEEN: le vere origini della festa più famosa al mondo
di Alessia Miranda
Se pensate che Halloween sia sempre stata una festa ludica, incentrata soltanto sul divertimento, sul trick or treat (il famoso “dolcetto o scherzetto”), sulle zucche intagliate, sui film horror in compagnia e sulle feste in maschera, allora probabilmente non sapete che, in realtà, è una festa pagana corrispondente al capodanno celtico, un capodanno ben lontano da quello che oggi intendiamo noi.
Contrariamente a quanto si possa pensare le origini di questa festa non sono americane, bensì irlandesi.
E proprio per questo motivo, la denominazione tipicamente americana di “Halloween” deriva, invece, dall’espressione celtica All Hallows’ Eve, in cui “Hallow” è una parola arcaica irlandese che significa “Santo”.
Ebbene sì, l’All Hallow’s eve era, in pratica, quella che noi oggi definiremmo come la “vigilia di tutti i Santi”.
L’avvento del Cristianesimo, però, s’impose prepotentemente sulle culture pagane celtiche, smorzandone i significati originali, per adottarne altri più consoni ai precetti cristiani e religiosi.
Fu per questo motivo che la Chiesa decise di eliminare la ricorrenza dell’All Hallows eve, istituendo ed inserendo nel calendario religioso il 1 Novembre come giorno di celebrazione di tutti i Santi.
I tentativi della Chiesa, però, non riuscirono a soppiantare del tutto le pratiche celtiche, visto che l’impronta dell’All Hallow’s eve diede modo ad altre ricorrenze celtiche di impiantare le loro radici.
Ed è proprio da una di esse, la Samhain, che nascerà poi, il nostro Halloween.
I Celti erano un popolo composto prevalentemente da pastori, motivo per cui, al termine della stagione estiva, riportavano a valle le loro greggi per prepararsi all’arrivo dell’inverno e all’inizio del nuovo anno.
Per loro, infatti, l’anno nuovo cominciava il 1° novembre, precisamente quando terminava la stagione calda per dare inizio a quella fredda e invernale, in cui sospendevano temporaneamente la loro attività di pastori.
Il passaggio da un anno all’altro prese il nome di “Samhain” il cui significato era, letteralmente, “summer’s end” ossia, “fine dell’estate” e si celebrava il 31 ottobre.
Per i Celti, il tempo era visto come un cerchio suddiviso in cicli e la transizione tra essi era considerata un evento carico di magia e misticismo.
Quello del Samhain, per loro, era il passaggio ciclico più importante tra tutti e, proprio per questo, credevano che fosse talmente magico al punto da aprire una sorta di connessione con il mondo dei morti, coloro che avevano vissuto sulla loro pelle l’ultima transizione: quella dalla la vita alla morte.
I Celti erano fermamente convinti che in questa ricorrenza il mondo dei vivi fosse in stretto contatto con quello dei morti e che, perciò, gli spiriti dell’aldilà viaggiassero nuovamente sulla terra.
Verso la metà dell’‘800, però, l’Irlanda fu colpita da una terribile carestia e per sfuggire alle terribili condizioni di povertà, molte persone decisero di abbandonare l’isola per trovare migliori condizioni di vita negli Stati Uniti, dove insieme a uomini di altre nazionalità crearono una comunità molto unita.
All’interno di essa vennero mantenute ben vive le tradizioni e i costumi della loro patria, e tra di essi, ovviamente, anche il Samhain.
Fu proprio il fascino mistico del capodanno celtico che permise, ben presto, a questa usanza di diffondersi in tutto il popolo americano, diventando una vera e propria festa nazionale e assumendo il nome oggi a noi noto.
Inoltre, grazie al cinema e alla televisione, l’America riuscì a rendere nota e ad esportare in tutto il mondo questa ricorrenza, contagiando anche quella parte dell’Europa che ne era rimasta completamente estranea.
In pochissimo tempo Halloween assunse sempre più consensi fino a diventare una vera e propria festa “d’obbligo” internazionale, esattamente come oggi, che tutte le persone del mondo attendono impazientemente di poter festeggiare ogni anno.