Burpees o morte, la nuova frontiera in campo di fitness.
di Carlotta Maschio
Vi è appena scaduto l’abbonamento in palestra e non sapete che sport praticare? Mai sentito parlare di cross-training?
Una delle ultime frontiere in campo di fitness è indubbiamente il CrossFit. Il CrossFit è un sistema di fitness brevettato, messo a punto dall’americano Greg Glossman insieme alla moglie Lauren Jenai, nel 2000.
Seppure negli ultimi anni sia diventata una delle metodologie di allenamento più in voga, essendo la CrossFit Inc. una società registrata, oggi sono ancora relativamente poche le palestre sparse in tutto il mondo a cui è concessa la licenza per esercitare la disciplina, circa 14 mila.
In linea generica, però, oggi in quasi tutte le palestre si pratica il cross-training, che non si avvale della concessione della CrossFit Inc. ma che nel concreto riprende i punti cardine di allenamento di quest’ultima.
Ma cosa significa essere un cross-trainer? Abbiamo cercato di capirci qualcosa di più intervistando il nostro coach Marco Trotta, che inizia proprio con lo spiegarci cosa significa il termine cross-training:
“Il cross-training è un insieme di discipline quali ginnastica praticata con sbarre, anelli e parallele, attività di endurance, quindi corsa, vogatore o Assault Air Bike, sollevamento pesi e spostamento di questi. Il cross-training permette di inserire in una routine di allenamento, detta WOD (workout of the day), determinati esercizi che hanno come filo conduttore quello di preparare l’atleta a qualsiasi prova fisica, come un’alzata olimpica, praticando quindi uno Snatch o un Push Jerk, piuttosto che una distanza da percorrere, esercitandosi quindi alla corsa o al vogatore.”
Ovviamente la componente “ghisa” è uno dei punti cardine di questo tipo di allenamento, in ogni WOD si cerca sempre di spingersi oltre il proprio limite e mettere qualche disco in più al bilanciere, cosa che può non essere proprio vista di buon occhio soprattutto dalle donne, che tremano al solo pensiero di ritrovarsi con i bicipiti alla Braccio di Ferro.
Che consigli ti senti di dare ad una donna che desidera approcciarsi a questo tipo di sport?
“In primis direi di non farsi influenzare dalle atlete che seguono su Instagram, perché sono donne che hanno fatto di questa disciplina un lavoro e che hanno sessioni di allenamento tre volte al giorno, sono seguite da team di specialisti, seguono alimentazioni particolari. In secondo luogo poi dire che spesso la donna è vista come il “sesso debole” all’interno della società, mentre invece quando si è in un box di allenamento esce fuori quella che è la vera indole di ognuno, durante quell’ora di training si cerca sempre di dare il proprio massimo, e spesso sono proprio le donne ad avere la meglio!”
Indubbiamente è una metodologia di allenamento molto intensiva, tanto che alcuni WOD sono presi dal tipo di allenamento militare dei marines, svelaci qualche curiosità a riguardo!
“Sicuramente in parte è ispirato ad alcuni allenamenti che vengono effettuati dall’esercito. Allenamenti che tendono a mettere a dura prova l’atleta, come lo spostamento di oggetti pesanti, uno pneumatico ad esempio, oppure la corsa indossando giubbotti zavorrati. Sono tutti esercizi che, come dicevamo prima, così come nella preparazione atletica e psicologica del militare, preparano il cross-trainer a tutto.”
Fare cross-training da autodidatti è però praticamente impossibile, in primo luogo perché il rischio di farsi male è davvero alto, e poi perché dietro ad ogni lezione c’è una vera e propria organizzazione e nulla viene lasciato al caso.
Come organizzi le lezioni di ogni giorno?
“Ogni settimana in media ci perdo dalle 4 alle 5 ore per strutturare una classe settimanale di allenamento, si parte sempre con qualche esercizio iniziale di mobilità per poi passare alla lezione del giorno. Diciamo che ci si organizza molto sulla base delle caratteristiche della classe che si ha di fronte, sui loro progressi o regressi. In linea generale posso dire che non devono mai mancare alcuni esercizi che sono fondamentali come gli squat, la ginnastica alla sbarra, prove di endurance.”
Perché consiglieresti di fare cross-training?
“Innanzitutto consiglio di fare sport in generale, perché di sport non è mai morto nessuno, anzi! E poi perché è una costante sfida con se stessi, c’è sempre una sana competizione nelle classi che spinge il singolo a migliorarsi. Uno dei metodi di allenamento è quello in team, che porta quindi il gruppo ad essere unito e coeso. Infine perché è uno sport che ti insegna a non mollare mai, c’è un detto che dice: se la vita mi butta giù, con un burpees mi rialzo! Credo sia racchiuso in questa frase il vero senso di questa disciplina.”
Insomma, ancora incerti se iscrivervi alla prossima classe di cross-training? Un consiglio, googlate la parola burpees, vi toglierete ogni dubbio a riguardo!