Tra scienza e alchimia, creare la vita non è più soltanto leggenda
di Raffaele Iorio
Dicembre, la clonazione di due esemplari di macaco apre lo scenario a una possibile creazione umana fino ad ora ritenuta impraticabile. A dire il vero, c’è stato un tempo in cui si credeva possibile farlo: homunculus, il piccolo essere vivente frutto dell’alchimia.
È stato davvero fatto. I ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze di Shanghai, lo scorso dicembre, sono riusciti a clonare due macachi: ZhongZhong e HuaHua. Fino ad ora si credeva impossibile ricreare artificialmente dei primati, specie alla quale anche l’uomo appartiene. Così si apre lo scenario a una futura clonazione umana, il che potrebbe destare preoccupazioni.
Noi, invece, amiamo prenderla alla leggera e raccontarvi del bizzarro modo di creare la vita proposto dall’alchimia: homunculus, a dimostrazione che la creazione ha sempre interessato gli uomini, fin dall’alba dei tempi.
L’homunculus, come suggerisce il nome, è un piccolo essere delle fattezze umane, prodotto seguendo alla lettera un procedimento davvero scrupoloso. Se ne hanno testimonianze per la prima volta nel De Rerum Natura del medico-alchimista Paracelso. Nell’opera, risalente al 1537, si possono leggere le istruzioni per la creazione del piccolo essere:
“Se il seme umano, chiuso in un’ampolla di vetro sigillata ermeticamente, viene seppellito per quaranta giorni in letame di cavallo e opportunamente magnetizzato, comincia a muoversi e a prender vita. Dopo il tempo prescritto assume forma e somiglianza di essere umano, ma sarà trasparente e senza corpo fisico. Nutrito artificialmente con arcanum sanguinis hominis per quaranta settimane e mantenuto a temperatura costante, prenderà l’aspetto di bambino nato di donna, ma molto più piccolo. Chiamiamo un tale essere homunculus e può essere istruito ed allevato come ogni altro bambino fino all’età adulta, quando otterrà giudizio e intelletto …”.
Quasi un piccolo clone di fatto. C’è da dire però che Paracelso non è stato il primo a indicare la ricetta per creare la vita. Tralasciando la mitologia antica, già da molto tempo prima, infatti, la magia indicava il modo di creare dei piccoli “uomini” attraverso l’utilizzo della radice di mandragora.
Questa leggenda, molto probabilmente, sarebbe stata alimentata dalla forma della radice simile a quella umana. Così basterà far crescere una mandragora sotto il corpo di un impiccato, farla cogliere da un cane nero durante l’ora buia che precede l’alba, lavarla e nutrirla con latte e sangue, il risultato finale, appunto, sarà un homunculus.
Altri ancora, infine, i modi per creare la vita. In un libro arabo di data ignota chiamato Libro della vacca, la creazione potrebbe avvenire attraverso l’inseminazione di un bovino, o un altro mammifero indicato.
Qualunque fosse la formula e l’origine dello homunculus in sostanza si trattava di un minuscolo servitore dall’intelligenza sovrumana, messa al servizio dei maghi e degli alchimisti nelle loro difficili ricerche.
Sin dall’alba dei tempi, quindi, la creazione della vita ha interessato gli uomini di tutte le razze. Ora che il sole di una nuova scoperta sta per sorgere, anche se in teoria la clonazione umana è vietata, speriamo solo che si proceda con molto buon senso.