Haiku, poesie leggere come fiori di ciliegio
di Antonio Alaia
La poesia Haiku (俳句) nasce in Giappone intorno al XVII secolo e trova la sua massima popolarità durante il periodo Edo (1603-1868). La particolarità di tale componimento poetico è la “leggerezza” della sua struttura: ogni opera è composta da tre versi rispettivamente formati da 5, 7 e 5 more.
“Mondo di sofferenza:
eppure i ciliegi
sono in fiore”.
“Il tetto si è bruciato:
ora
posso vedere la luna”.
Questi due componimenti – il primo di Kobayashi Issa e il secondo di Mizuta Masahide – rappresentano un esempio emblematico della poetica Haiku: in entrambi è importante notare l’elemento “natura”.
Questo tipo di poesia trae la sua ispirazione dalle stagioni (kigo 季語 ) ma utilizza la forza metaforica e suggestiva della natura per descrivere gli stati d’animo del poeta, infatti gli studiosi hanno distinto alcuni “stati d’animo ricorrenti” descritti nei poemi:
– Sabi 寂: derivato dall’aggettivo sabishī 寂しい “solitario”, “povero”.
– Wabi 侘寂: letteralmente, “soffrire” o vivere “in solitudine e tristezza”.
– Mono no aware 物の哀れ: il “sentimento delle cose”.
– Yūgen 幽玄: tradotto letteralmente come “profondità e mistero”.
– Karumi 軽み: “leggerezza”.
– Shiori しおり: “delicatezza”.
La potenza espressiva degli Haiku consiste nella loro capacità di strappare fuori dalle membra umane le più remote espressioni dell’animo e di rifletterle nel più impercettibile elemento della natura, elemento che quotidianamente ci appare scontato ma che ora acquista un’incredibile importanza artistica ed emotiva.
“Il tetto si è bruciato / ora / posso vedere la luna”, uno degli haiku più belli della letteratura nipponica, esprime la capacità dell’uomo di saper trovare la pace e l’armonia anche nelle più aspre avversità. L’io lirico ha subito un danno, il tetto della sua casa è distrutto, ma non si perde d’animo e decide di approfittarne per godere della visione della luna.
L’io lirico delle poesie haiku è un essere in perfetta sintonia con la natura, un essere che ha in sé il riflesso delle stelle e dei fiori di ciliegio che spuntano in primavera.
“Non piangete, insetti
gli amanti, persino le stelle
devono separarsi”.
La poetica haiku deriva anche dal bisogno umano di conforto: è più facile accettare una separazione quando sai che anche le stelle in cielo si separano.
In fondo, siamo poi tanto diversi dalle stelle noi?
In foto, La grande onda, Hokusai