Parli a Google come se fosse tuo amico
Quante volte al giorno usi Google? Non te lo ricordi nemmeno, ma lo usi più spesso di quanto immagini.
Hai visto la pubblicità di Google Home? Con Fedez che parla a questo dispositivo e lo tratta come un essere umano. Non è altro che un’intelligenza artificiale sviluppata da Google che permette alle persone di interagire con i suoi strumenti tramite comandi vocali. Credi che tu non lo faccia? Chi non ha mai digitato su Google “come perdere 7 kg in 7 giorni” oppure “consigli sui regali da fare a mia nonna per i 90 anni”. Ecco, tratti il motore di ricerca come se fosse un essere umano a cui chiedere un consiglio.
Un motore di ricerca riceve una query, ossia una richiesta da un utente che digita una keyword, e ci mostrerà una serp con tutti i risultati di pagine web che contengono quella parola chiave o che hanno pagato per stare lì.
Serp, SEO e SEM non sono i tre porcellini.
La serp è la pagina dei risultati del motore di ricerca, cioè quello che Google ci mostra quando cerchiamo qualcosa. Per migliorare la posizione nei motori di ricerca sono state create alcune strategie denominate SEO (Search Engine Optimization). Esse servono per migliorare le caratteristiche dei siti web e farsi indicizzare tramite le keywords. Poi c’è la SEM, quella che dice che puoi fare tutto il lavoro fantastico per ottimizzare il sito ma se paghi compari per primo. Non è così facile, è una strategia di web marketing che attraverso una campagna sui motori di ricerca può portare al tuo sito un maggior numero di visitatori attraverso un pagamento.
Le cose che chiedi a Google si chiamano “Coda Lunga”
La frase “Long Tail” (coda lunga) è stata coniata da Chris Anderson: è una strategia di vendita al dettaglio, basata su analisi statistiche, per cui si predilige vendere un gran numero di oggetti unici in quantità relativamente piccole di ogni oggetto venduto, rispetto a vendere un numero esiguo di elementi popolari in grandi quantità. Questa strategia è stata estrapolata e unita al web marketing, in particolare al posizionamento sui motori di ricerca. Si è studiato il comportamento degli utenti: loro non parlano a Google come a un motore di ricerca usando le keywords, ma usando la “coda lunga”, quindi scrivendo un’intera frase precisa. Allora la strategia si basa sul preferire molte parole chiave con volumi di ricerca inferiore (e tasso di conversione superiore) rispetto a scegliere poche parole chiave con un alto volume di ricerca.
Questo perché tu non cerchi “dimagrire” ma “come dimagrire di 7 kg in sette giorni”, allora chi vuole farsi trovare da te deve indicizzare il suo sito in base alle parole che cerchi!
di Barbara Petrano