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Suggestione

L’esistenza assume sempre il proprio passato, sia accettandolo che rifiutandolo. Come diceva Proust, noi siamo appollaiati su una piramide di passato, e non lo vediamo solo perché siamo assillati dal pensiero oggettivo. Crediamo che per noi stessi il passato si riduca ai ricordi espressi che possiamo contemplare […].  Ciò che abbiamo vissuto è e rimane perpetuamente per noi, il vecchio attinge alla propria infanzia. […]. L’eternità non è un altro ordine al di là del tempo, ma l’atmosfera del tempo.

Fenomenologia della percezione.  M. Merleau-Ponty

 

Foto di Victoria Pastore

 

 

La Redazione

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