Una Spagna diversa, un paraíso natural
Immaginate la Spagna, quella nazione colma di tradizioni e usanze folkloristiche, meta di vacanze, in cui splende il sole, il clima è mite e le persone sempre sorridenti e cordiali.
La Spagna che stiamo immaginando però è solo quella più famosa e conosciuta, ma non per questo la più bella ed affascinante.
Oggi infatti vi parlerò di una Spagna un po’ diversa, che si alterna tra grandi montagne e bellissime coste frastagliate, dove spesso piove e nevica, un luogo in cui la natura cresce incontaminata in armonia con l’uomo e con le reliquie che le antiche civiltà hanno lasciato.
Sto parlando della parte nord-ovest della penisola iberica, precisamente della regione delle Asturie, Asturias in spagnolo, una comunità autonoma di poco più di un milione di abitanti.
Le Asturie sono considerate un paraíso natural (paradiso naturale) per la loro incredibile ricchezza costituita da enormi parchi rigogliosi, alcuni dei quali protetti e riconosciuti come riserve naturali, in cui prosperano molte specie diverse di flora e fauna. Questa grande varietà di selvaggina fa sì che la gastronomia locale possa vantare innumerevoli piatti a base di carne, ad esempio di manzo, bue e maiale, ma anche a base di pesce grazie alle lunghissime coste che affacciano sull’Oceano Atlantico.
L’agricoltura è un altro punto forte delle Asturie, di fatti il loro piatto più famoso è proprio una zuppa di fagioli! Enormi fagioli bianchi e un mix di carni (spalla di maiale – lacón, salsiccia nera di sanguinaccio – morcilla, e salsiccia piccante – chorizo) saranno cotti a puntino per creare la famosa Fabada Asturiana!
La zuppa sarà accompagnata dalla Sidra, la bevanda asturiana per eccellenza, alcolica e creata con la fermentazione di mele e talvolta pere, che viene servita in modo molto particolare: il cameriere alzerà la bottiglia sulla sua testa e dovrà versare il liquido nel bicchiere all’altezza della vita, ovviamente senza guardare!
Il capoluogo è Oviedo, una città molto particolare caratterizzata dalle sue piazze, che sono abbellite da grandi fontane o da una statua o un insieme scultoreo, dandole così il titolo di “capitale delle sculture pubbliche” (ne vanta più di un centinaio!). La città inoltre è colma di spazi verdi: alberi, cortili e piante stupende abitano le strade e i parchi come il parque de San Francisco o il parque de Invierno.
Il primo, più piccolo, è situato al centro della città, il secondo invece è di grandi dimensioni ed è l’inizio del cammino che porta al Monte Naranco, dove si erge la famosa Chiesa di Santa Maria del Naranco, considerata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Non mancano a Oviedo i musei, gli edifici medievali e barocchi e le splendide chiese: la più importante è la Cattedrale del Santo Salvatore, dove iniziò il primitivo Camino de Santiago e dove termina il Camino de San Salvador. Nella cattedrale è infatti custodito il telo di lino che secondo la tradizione sarebbe stato posto sul corpo di Gesù, il cosiddetto sudario di Oviedo, ed è per questo che il famoso detto recita:«Quien va a Santiago y no va al Salvador, visita al criado y deja al Señor», ovvero:«Chi va a Santiago e non al Salvatore, visita il discepolo e dimentica il Signore.»
Teresa Labriola
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