Forse era meglio la sconfitta di Waterloo
Tutti i libri di scuola ci hanno insegnato che Napoleone Bonaparte fu uno degli uomini più potenti della Francia, e di fatti il generale francese vanta nel suo curriculum un gran numero di vittorie: la campagna d’Italia, la conquista dell’Egitto, quella della Russia, Austerlitz e chi più ne ha più ne metta.
Le sue abilità nel comandare l’esercito e il suo genio militare, gli permisero in poco tempo, pur non avendo origini nobili, di avere un successo enorme riuscendo a scalare la gerarchia sociale e diventando così imperatore d’Europa.
Insieme alle sue vittorie e alle sue conquiste però, Napoleone subì anche una bruciante sconfitta, dando alla Francia una data importante da ricordare. Chiaramente non stiamo parlando della sconfitta del 2006 a Berlino, ma di quella che la Francia subì a Waterloo nel 1815.
Tale sconfitta, nota come la disfatta dell’imperatore, fu sicuramente la più schiacciante secondo i dati storici. Probabilmente gli provocò lo stesso dolore che provò Materazzi alla testata di Zidane. Ma siamo sicuri che sia stata la più umiliante?
Forse non tutti sanno che nel 1807, dopo aver firmato la pace di Tilsit a seguito della sconfitta della quarta coalizione antinapoleonica, l’imperatore per festeggiare inaugurò nella capitale francese una serie di eventi mondani. Tra i tanti intrattenimenti, Napoleone decise di deliziare la sua corte chiedendo al fido Alexander Berthier di organizzare un rilassante pomeriggio di caccia al coniglio.
Alexander, abile soldato, ansioso di soddisfare il desiderio del generale, si preoccupò di acquistare migliaia di conigli, in modo che gli ospiti avessero abbastanza selvaggina. Ma Alexander commise un piccolo errore. Eh sì, perché i conigli acquistati non erano selvatici ma domestici, quindi abituati al contatto con l’uomo e fu per questo che all’indomani della festa, si scatenò il caos più totale.
Quando le gabbie vennero aperte, i conigli alla vista di Napoleone, invece di scappare per salvarsi, pensarono bene che era l’ora della pappa! E così, alla velocità di 50 chilometri orari, una banda scalmanata di conigli affamati si fiondò sull’imperatore credendo avesse del cibo per loro.
I partecipanti alla battuta, ignari di quanto stava accadendo, non riuscirono a fare nulla per aiutare Napoleone che dal canto suo fu costretto a darsela a gambe levate cercando di fermare e far indietreggiare le bestiole a mani nude. I simpaticissimi conigli però, probabilmente in cerca di lasagna e parmigiana e polpette, non mollarono la presa e inutili furono le frustate dei tirapiedi intervenuti con i frustini per controllare la situazione.
L’imperatore fu costretto a scappare nella sua carrozza e a quanto pare, dopo la bruttissima figuraccia a corte, l’imperatore dei francesi che era riuscito a sconfiggere gli imperatori più forti di tutto il mondo, si ritirò per un bel po’ nella sua dimora comprensibilmente scosso e pieno di vergogna.
Adele De Prisco
disegno di Giuseppe Armellino