ExtraPrimo Piano
#menoduegiorniperRDL
Il lettore ha i suoi diritti e i suoi doveri e la lettura è un verbo da amare e da odiare e come disse Pennac nel suo libro “Come un romanzo”. Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi:
il verbo “amare”… il verbo “sognare”…
Naturalmente si può sempre provare.
Dai, forza: “Amami” “Sogna!” “Leggi! Ma insomma, leggi, diamine, ti ordino di leggere!”
“Sali in camera tua e leggi!”
Risultato?
Niente.
didascalia e disegno di Sonia Giampaolo