Pirro, re dell’Epiro, deceduto sotto una tegola
Strano ma vero, più grande è la gloria di alcuni personaggi storici, più assurda e improbabile è la loro morte. E la morte di Pirro, re dell’Epiro, non fa eccezione.
Imparentato con le maggiori dinastie elleniche, il re Pirro non aveva dubbi circa il proprio obiettivo: annientare Cartagine. Sicuro anche delle alleanze di sangue con l’Egitto, oltre che dell’appoggio di Siria e Macedonia, prima di giungere al traguardo c’era solo un impedimento: Roma.
Il programma di Pirro era conquistare il Mediterraneo partendo dall’Oriente. Combattere contro i Romani, prendere possesso della penisola italica, muovere guerra contro Cartagine e distruggerla. Non solo partì per la battaglia con moltissimi uomini ben addestrati, ma addirittura con una ventina di elefanti indiani da guerra, animali mai visti, che oltre a terrorizzare chiunque li vedesse per la prima volta distruggevano con un solo passo tutto ciò che incontravano lungo il proprio cammino.
In Italia Pirro collezionò quasi solo vittorie; con maggiori o minori perdite di uomini, ma pur sempre vittorie, fino a che, nel 275 a.C. a Beneventum (che prese tale nome proprio per festeggiare la vittoria, fino ad allora era stata Maleventum), i Romani non riuscirono a travolgere l’esercito dell’Epiro e così Pirro, abile stratega che aveva vinto più e più battaglie, fu costretto a ritornare a casa.
Ma un vero combattente non si ferma mai! E così Pirro, solo qualche anno dopo, era di nuovo in battaglia, questa volta per prendere Sparta e assicurarsi il controllo sul Peloponneso.
Pirro si trovò immischiato in una disordinata e imprevedibile battaglia combattuta per strada, con i nemici che assaltavano spuntando fuori dai vicoli e l’impossibilità di mantenere lo schema di combattimento. Insomma, anche tenere alta la guardia era piuttosto complesso. Eppure, mentre tutti si aspetterebbero la morte di Pirro come quella di chi combatte e cade valorosamente… Pirro cadde mentre combatteva valorosamente, ma non fu un nemico, un uomo, un soldato a portargli via la vita. Fu un’amabile signora spartana, la quale, osservando la battaglia dal balcone della propria abitazione, una volta riconosciuto il combattente come il nemico Pirro re dell’Epiro, prese una tegola e… gliela lanciò in testa.
Fonti storiche narrano che Pirro morì sul colpo…
R.I.P. Pirro, rimarrai sempre nei libri di storia (e un po’ meno nei nostri cuori)…
Francesca Caianiello
Disegno di Alberto Marotta