Porcelain, Ivory, Steel: The Lady of Winterfell
Si sa, gli uomini del Nord sono gente tutta d’un pezzo. Lealtà, coraggio e onore abitano i loro cuori temprati dalla neve e albergano sui volti duri, solcati dai venti gelidi al di qua della barriera.
Nulla di più lontano dalla prima figlia di Ned Stark, la dolce Sansa, dalla chioma infuocata segno distintivo del sangue di discendenza Tully.
La giovane Sansa, giunta ad Approdo del Re per seguire quello che credeva essere l’amore della sua vita e coronare il suo sogno da principessa, sarà invece sola e abbandonata in pasto ai nemici dopo la tragica sorte toccata a Ned e la fuga di sua sorella Arya e si sa, uno Stark non fa mai una buona fine giù al Sud.
Soggiogata, maltrattata, strattonata dagli eventi della vita, la sua esistenza perfetta da bambola di porcellana s’infrangerà sotto il peso della solitudine e del rimorso.
Nonostante il terribile destino riservatole dal fato, la sua purezza d’animo continuerà a farle da scudo durante tutta la sua crescita cullata dai ricordi e da un unico, indissolubile desiderio: Grande Inverno.
Sarà proprio lì, infatti, dove Sansa deciderà di tornare dopo la fuga dalla capitale e i tragici eventi al Nido dell’Aquila.
Lotterà per strappare il Nord dalle grinfie dei Bolton e, facendo tesoro degli insegnamenti di Lord Baelish, farà di tutto per tenere al sicuro ciò che è rimasto della sua famiglia.
E’ una donna diversa Sansa, adesso.
Lealtà, coraggio e onore abitano il suo cuore d’acciaio, temprato dalla neve e albergano sul volto duro, solcato dai venti gelidi al di qua della barriera, lo sguardo severo a scrutare gli animi.
“Ricordi cosa diceva sempre nostro padre?”
“Come potrei dimenticarlo…”
“Quando la neve cade e il vento gelido soffia, il lupo solitario muore. Il branco sopravvive.”
disegno e didascalia di Giorgia Esposito