Il verso del pane
Che siate del nord o del sud Italia vi sfido a provare a mettere il pane a testa in giù durante un pranzo in famiglia.
Di certo qualche nonna non esiterà a rimproverarvi e a bacchettarvi con la fidata cucchiarella.
Ma perché?
Fin dall’antichità il pane ha avuto una grande importanza nella cultura italiana: è stato il cibo rifugio per milioni di persone e per questo ha assunto un velo di sacralità. Il pane viene, inoltre, spesso associato all’ostia e quindi al corpo di Cristo, per cui metterlo a testa in giù vorrebbe dire mancare di rispetto a Cristo stesso, oltre che essere di cattivo auspicio.
Un’altra spiegazione per questa usanza riguardo il pane a testa in giù, potrebbe provenire direttamente dalla Francia rivoluzionaria: pare infatti che durante la rivoluzione molti panettieri si rifiutassero di produrre cibo per i boia del re, fin quando un regio decreto li “convinse” a fare il contrario, pena la decapitazione. I panettieri decisero allora di produrre il pane per i boia con gli ingredienti peggiori e per differenziarlo da quello buono per la vendita, lo iniziarono a sistemare a testa in giù, come simbolo di astio e disprezzo.
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