La rivincita delle ragazze
Con un’incredibile vittoria per 2 a 1 sull’Australia, favorita ai mondiali di calcio femminile in corso in Francia, le nostre azzurre ottengono la loro rivincita.
Sconfitte troppo presto nello scorso europeo, le ragazze si sono allenate duramente nell’ultimo anno ottenendo un risultato che gratifica il lavoro di tutti i club e gli staff che lavorano in questo mondo, quasi a dimostrare di essersi meritate la “promozione” in FIGC.
Infatti, diversamente da tutti gli altri sport, il calcio femminile e quello maschile non sono regolati dallo stesso ente: le ragazze fanno riferimento alla Lega Nazionale Dilettanti, mentre i ragazzi sottostanno alla Federazione Italiana Giuoco Calcio.
A partire dal prossimo settembre anche le ragazze saranno gestite direttamente dalla FIGC; la qualificazione ai mondiali fa riflettere su quella che è stata la disparità di trattamento finora attuata. Difatti, le calciatrici italiane, contrariamente alle colleghe straniere, non sono riconosciute come professioniste: nel migliore dei casi percepiscono un rimborso spese dalla società di appartenenza.
Questo implica che non possano dedicare mente e corpo agli allenamenti, ma siano costrette a lavorare e studiare per provvedere al proprio futuro senza abbandonare la propria passione.
La CT della nazionale Bertolini si è impegnata al pari delle ragazze per raggiungere una qualificazione che in Italia mancava dal 1999, anno in cui la squadra uscì al primo turno. Grazie alle decisioni prese negli ultimi anni dalla FIGC si sta lentamente procedendo verso l’apertura delle scuole calcio anche alle bambine, nella speranza di raggiungere rapidamente il livello delle avversarie d’oltralpe.
Infatti, i club italiani accusano particolarmente la mancanza di esperienza quando si confrontano con le squadre straniere, che in molti casi stanno eguagliando le condizioni contrattuali dei corrispettivi maschili.
La determinazione delle azzurre ha permesso loro di dare un segnale forte, proprio nel momento in cui la popolazione si preparava ad assistere a un mondiale senza la propria squadra da sostenere. Ora gli italiani avranno l’occasione di apprezzare anche l’altra loro Nazionale, godendo di ben due mondiali e due europei a cui assistere.
Marta Maresca
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