Prendi la realtà
Viviamo in un mondo virtuale, quasi come se fosse uno parallelo, non esprimiamo più i nostri sentimenti, siamo sempre più introversi, poco originali e anche se abbiamo 1000 seguaci ci sentiamo così soli. È questa la realtà, siamo soli, siamo soli anche se abbiamo tanti “amici virtuali”, che non sostituiranno mai i veri amici, siamo soli perché mandiamo frecciatine, ma non riusciamo a guardare negli occhi la persona che amiamo per dirgli cosa proviamo, siamo soli perché pensiamo che se riceviamo tanti “mi piace” siamo popolari, apprezzati di più.
No, ragazzi, non si vive così, questa non è la vita reale; apriamo gli occhi, viaggiamo, conosciamo, parliamo, facciamo passeggiate e confrontiamoci, solo così possiamo conoscere persone, luoghi e imparare ciò che magari non sappiamo.
Poco più di una settimana fa ero al bowling con un gruppo di amici, la partita era iniziata ed io come sempre mi divertivo da matta. Pochi secondi e avrei fatto il mio terzo tiro, ma non so per quale ragione mi estraneo, inizio a sentire le risate dei miei amici solo in lontananza, mi incupisco e mi guardo un po’ in giro.
Vedo una coppia che gioca, sul monitor nomignoli romantici e mi dico beh carini, finché non noto che di dolce avevano solo i soprannomi. Lei seduta col cellulare, lui accanto intento a fare un video alla pista; vicini, ma così distanti… mi volto, entra un gruppo di ragazzi, quasi in fila indiana, il biondino sembrava molto carino, se solo avesse alzato lo sguardo almeno per un secondo. Muti, testa china, cellulare a portata di mano, che assoluta tristezza! È così che viviamo?
Torno alla realtà, i miei amici mi chiamano, è il mio turno, scuoto la testa, mi alzo e mi rendo conto che anche io avevo il cellulare tra le mani, l’avrò preso inconsciamente… decido di posarlo e godermi la serata.
Probabilmente non ci crederete, ma è stata una delle più divertenti, con meno ansie e preoccupazioni di tutti i tempi, mi sono sentita libera, come senza catene. Finiamo la partita e ci andiamo a fare una passeggiata, non ricordo l’ora e in quel momento neanche mi importava, poi un mio amico disse: “facciamoci una foto, prendi il cellulare”, decisi che per quella sera avrei preferito immortalare tutto nella mia mente, niente tecnologia.
Ecco cosa dovremmo fare più spesso, conservare alcuni ricordi, belle emozioni solo per noi, senza condividerle col mondo, essere meno social e più socievoli, aprirci di più e non vivere virtualmente; prendiamole per mano le persone, abbracciamole, parliamo con loro guardandole negli occhi, non attraverso un display, afferriamo la realtà anziché i cellulari.
“La tecnologia dovrebbe migliorare la tua vita, non diventare la tua vita.”
Harvey B. Mackay
Paola Palumbo