Shall we dance?
Vi è mai capitato di provare un’insana voglia di fare festa, ballare e scatenarvi? Immaginate di essere nel 1518, costretti a farlo per giorni e giorni… fino a morire!
Siamo a Strasburgo A.D. 1518: una signora, mrs. Troffea, scende per le strade del mercato e inizia a ballare spasmodicamente, fino a cadere a terra stremata per poi ricominciare subito dopo essersi rialzata. Questa irrefrenabile voglia di ballare iniziò a poco a poco a contagiare decine di persone, che andarono avanti a muoversi per diversi giorni. Gli scienziati dell’epoca all’inizio ricondussero la causa di questo comportamento al cosiddetto “sangue caldo”: la chiesa e la popolazione decisero quindi che il modo migliore per debellare tutto ciò fosse assecondare i malati in questa frenesia, facendo risuonare musica per le strade e invogliando anche i sani a ballare con l’aiuto di ballerini professionisti… niente di più sbagliato! I casi aumentarono fino a più di 400. Le povere vittime di questa strana mania ballarono per giorni e giorni, portando il loro corpo al limite massimo di sopportazione e in alcuni casi alla morte per sfinimento. Si decise dunque di allontanare dalla città questi “malati di ballo”: alcuni di essi vennero portati presso il vicino monastero di San Vito, dove pare fosse stata curata la stessa mrs. Troffea. Questo episodio affascinò molti studiosi dell’epoca tra cui anche il celeberrimo Paracelso, chimico e alchimista del ‘500.
Ma quale fu la vera causa di questa piaga del ballo?
Ancora oggi molti studiosi trovano inspiegabile questa strana, ma non isolata, vicenda. Una teoria trova la causa di tutto ciò nel fungo ergot, stesso fungo da cui vennero estratti alcuni principi per sintetizzare l’LSD, che pare fosse presente nel grano contaminato che mangiava la popolazione e che portava a movimenti spasmodici; secondo altri studiosi, invece, questi movimenti erano dovuti a degli stati di trance auto-indotti durante qualche rito particolare. C’è pure chi ha teorizzato che in realtà questi movimenti convulsi fossero un’idea delle donne per sbeffeggiare e deridere i mariti senza ripercussioni!
La teoria più affermata, però, è quella di Waller, uno studioso che pensa che questo fenomeno sia stato un esempio di psicosi di massa indotta dalla fame e dalla malattia. Secondo questa teoria pare che gli spasmi dovuti alle pessime condizioni di vita siano stati interpretati, anche a causa della superstizione locale, come dei movimenti di ballo e che da ciò si sia man mano creato un episodio di isteria di massa.
Nel corso della storia furono diversi gli episodi simili a questo in tutta Europa e presero il nome di Ballo di San Vito, Ballo di San Giovanni o tarantismo.
Shall we dance?
Davide Cacciato
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