Orgoglio Bisessuale: se mi piacciono donne e uomini vuol solo dire che ho più possibilità di amare
Quanti cliché che ci risucchiano, ci avete mai pensato?
Io sì e mi annoio a dover sempre combattere con una marea di persone le cui idee sono così banali e senza fondamenti.
Sembrerò anche spocchiosa, ma se discutere con una persona la cui idea è che “i bisessuali sono malati”, “i bisessuali sono perversi”, “i bisessuali non esistono, sono solo gay confusi” o ancora “la bisessualità è una cosa ibrida”, se devo discutere con chi parla così, onestamente, mi annoio perché quello espresso non è un pensiero ma un giudizio categorico senza margine di dubbio e che, pertanto, la persona chiamata in causa, non potrà mai modificare.
Ottuso: Limitato nelle capacità intuitive o intellettive, tardo a capire, poco perspicace.
Ma per dire questo, ci hai mai parlato con un bisex?
Ecco.
Presenta “Orgoglio Bisessuale”, come nasce, chi la fa nascere e perché nasce.
“Orgoglio Bisessuale è un progetto il cui obiettivo è la creazione di una comunità Bi+ italiana attiva e fiorente. La sua nascita risale a quando nel 2017 stavo lavorando alla mia tesi in psicologia clinica sulla bifobia e sull’invisibilità bisessuale. Studiando il panorama internazionale mi sono reso conto che le comunità, anche quelle nate e cresciute in un contesto virtuale, fanno moltissimo per il senso di appartenenza dell’individuo, dunque ho desiderato creare un punto di ritrovo per le persone bi+ della mia regione e ho creato il gruppo Facebook orgoglio bisessuale Campania. Dopo poco però il gruppo è cominciato a starci stretto, volevamo mostrare i post ai nostri amici attivisti di tutta Italia e condividere i meme che nascevano al suo interno e così, insieme alla mia ragazza Liliana e al nostro partner Ettore, decidemmo di creare una pagina pubblica più accessibile”
Stai parlando per una comunità, mi racconti una storia significativa? Una che ti ha fatto dire: – Devo agire, devo schierarmi-
“Mentre di episodi di discriminazione diretta e di bifobia, anche e soprattutto all’interno degli spazi della comunità, ce ne sono eccome, quello che più di tutto mi porta ad alzare la voce e schierarmi è l’invisibilità. Il pensiero che un intero gruppo di persone che è uno dei pilastri della nascita della comunità LGBTQIA+ venga semplicemente messo da parte mi sembra inaudito: andare al pride e non vedere bandiere Bi, andare in una associazione LGBTQIA+ e non vedere alcun cartello, poster, volantino sulla bisessualità, queste sono cose che trasmettono indifferenza, il che in alcuni casi per me può essere anche peggiore degli attacchi diretti”
Perché la bisessualità appare, spesso, quasi marginale come orientamento sessuale?
“Sul perché la bisessualità sia marginalizzata potremmo stare a discutere a lungo, le teorie sono tante. Si può dire però che la bisessualità sia vista inconsciamente come minaccia sia dalla comunità omosessuale che da quella eterosessuale: da un lato crea quasi un ponte tra “due sponde” che non hanno alcun interesse ad essere associate l’una all’altra, creando un senso di incertezza; dall’altro accettare l’esistenza della bisessualità fa crollare tutta la certezza di poter dimostrare agli altri il proprio orientamento attraverso la scelta del proprio partner, perché in un mondo solo etero o gay il genere di chi ti interessa prova agli altri ciò che sei, ma mettendo in gioco la bisessualità nessuno potrà mai dimostrare con i fatti di non essere bisessuale e dovremo cominciare a fidarci più dell’autodeterminazione degli altri che dei fatti, cosa che naturalmente spaventa”
Quali sono gli obiettivi che si pone “Orgoglio Bisessuale” in un prossimo e in un remoto futuro?
“L’obiettivo di Orgoglio Bisessuale è quello di creare un posto in cui ogni persona bi+ possa sentirsi accolta, utilizzando al contempo la visibilità ottenuta per fare informazione, sensibilizzazione, ricerca e altre cose produttive.
In Italia abbiamo tante realtà sul tema bisessuale, ma spesso si occupano o principalmente di informazione, come il fantastico sito BProud, o principalmente del lato più politico/attivista, come ad esempio Fuori dai Binari. Per noi la strada da percorrere è creare una realtà sfaccettata, occupandoci sì di informazione con progetti come il tour #PiùDiDue, ma anche di attivismo grazie anche all’appoggio di Arcigay Napoli e della sua presidente Daniela Falanga, senza però tralasciare un aspetto più goliardico e leggero con la creazione e condivisione di meme, post divertenti, selfie delle persone della comunità e altro”.
Andrea Pennasilico ha risposto a qualche mia domanda sulla sua realtà: quella di un movimento nato per i bisessuali e a favore della libertà.
Mi sembra un paradosso dover dire “a favore della libertà”, la libertà non è un diritto? La mia libertà non finisce quando comincia la tua?
Me lo chiedo ogni giorno, ogni momento, ogni singolo attimo in cui mi fermo e mi rispondo: “Sì”, cavolo, io sono libera, devo esserlo e anche mio fratello qui vicino, qualunque sia il suo orientamento sessuale, deve esserlo. E combattiamo, cantiamo, urliamo, tiriamo pugni ai muri di parole perché la vita ti dà la libertà di essere, tu hai il dovere di farlo.
Benedetta De Nicola
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