Dietro ogni un grande uomo c’è sempre una grande Agrippina…
Ieri, come oggi, non nulla è cambiato. Dietro ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna. Anche uno dei più discussi imperatori romani, aveva alle spalle una grande, grandissima donna: sua madre Agrippina.
Giulia Agrippina Augusta, nota con il nome di Agrippina Minore, è sicuramente una delle figure femminili più emblematiche dell’impero romano. È stata la prima donna, infatti, a rivestire un ruolo di grande potere, avendo lei stessa gestito la reggenza dell’impero, e assumendo dunque un ruolo quasi da “imperatrice”, durante il periodo di minorità del figlio Nerone.
Ciò che rende grande il suo personaggio non è però solo la carica di potere che ha esercitato, ma il modo in cui è arrivata a conquistare tale potere.
Nel momento in cui l’imperatore Claudio, naufragate le precedenti relazioni, dovette trovare una nuova sposa, Agrippina si propose tra le candidate e aiutata dalla sua bellezza e dal suo carisma, riuscì ad avere ragione sulle altre.
Agrippina era tra l’altro nipote dell’imperatore Claudio, ragion per cui si dovette anche subito procedere con l’abrogazione di una legge che permettesse di stringere un legame del genere.
Entrambi i coniugi dalle loro precedenti relazioni avevano già avuto figli, ragion per cui era piuttosto ammissibile che il trono, alla morte di Claudio, spettasse al figlio Britannico, avuto dal precedente matrimonio con Messalina.
Anche Agrippina, dal suo precedente matrimonio con Gneo Domizio Enobarbo, aveva avuto un figlio: Nerone.
Ebbene, il progetto di Agrippina fu curato in ogni dettaglio. Non solo circuì l’imperatore Claudio affinché designasse come erede al trono Nerone e non il figlio naturale Britannico, ma fece anche i modo che dal loro matrimonio non nascessero figli.
Strano ma vero, all’altezza cronologica del 50 d.C., Agrippina conosceva già metodi contraccettivi adeguati affinché lei e Claudio non procreassero, per scongiurare l’arrivo di un ulteriore inatteso erede al trono.
Avuta la certezza che fosse stato designato come erede al trono suo figlio Nerone non dovette far altro che… accelerare i tempi del decesso “naturale” del marito Claudio.
Con l’aiuto di Lucusta (prima avvelenatrice della storia), Agrippina fece servire al marito un piatto di funghi letali. Il 13 ottobre del 54 d.C. Claudio chiuse gli occhi per sempre e Agrippina poté coronare il suo sogno: porre sul trono il figlio, l’imperatore Nerone.
È proprio vero che dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna!
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Francesca Caianiello