Il paese delle fragole

Ognuno di noi ha una lista di posti felici.
Luoghi segreti custoditi gelosamente, tenuti così al sicuro, lontani dalla routine quotidiana.
Anfratti magici, spesso scovati per caso, guidati dalla curiosità o da qualche ironico senso ancestrale che, beffardo, porta a riconoscerci a casa in luoghi che non lo sono e, anche se mai visti prima, appagano il cuore come se “casa” lo fossero davvero, almeno un po’.
È così che mi sento, adesso. Una sensazione a dir poco curiosa.
Seduta sulle rive del lago nel paese delle fragole, l’antico tempio di Artemide alle mie spalle.
Dipingo. Mentre il tramonto si accinge a trafiggere le acque serene.
Una brezza leggera e l’abisso ribolle di luce, come a voler sfidare quel bagliore lontano che non sarà mai suo.
Stesa fra i fiori, m’immergo nel profumo meraviglioso che solo il sottobosco sa avere, fino a diventarne parte.
Tutto sembra essersi fermato nella perfezione di questo attimo.
La famiglia di anatre che galleggiava mollemente fino a qualche minuto fa, si affretta a tornare alla riva, spinta dai flutti della sera.
Il cielo sta scurendo e la realtà chiama.
Forse è meglio andare.
disegno di Giorgia Esposito