Via alla competizione: le Universiadi 2019 a Napoli
Sono iniziate le Universiadi 2019, incentrate a Napoli ma dislocate su tutta la Campania.
Da Baronissi, dove si tira di scherma, a Casoria, dove combatte il taekwondo, passando per il calcio a Benevento e il tiro a volo a Durazzano. Arrivando a Napoli, la piscina Scandone ospita le gare di nuoto, la Mostra d’Oltremare i tuffi mentre l’atletica corre allo stadio San Paolo e il tennis all’arena costruita per l’occasione sul lungomare, fino ad arrivare al rugby all’ex-NATO.
Più che una competizione sportiva sembra una festa, con gli atleti sorridenti e concentrati e lo staff pronto a risolvere qualunque inconveniente si presenti.
Ci sono le squadre più nutrite e organizzate, come la statunitense che rappresenta appieno la cura delle squadre sportive universitarie, e quelle meno nutrite come la bengalese con soli tre rappresentanti ma con lo stesso desiderio di mettersi in gioco, intuibile dall’entusiasmo di tutti i ragazzi e le ragazze atterrati in città. Chissà poi che quella ragazza che oggi vince la medaglia d’argento non si riscatti alle prossime Olimpiadi: infatti per molte discipline le competizioni che si stanno svolgendo in questi giorni varranno come qualificazione ai prossimi giochi olimpici. Un motivo in più per andare a fare il tifo!
La prima a mettersi in gioco è stata proprio Napoli: tristemente nota per i suoi lati negativi, non ha esitato a lanciarsi in una situazione probabilmente più grande di lei. Il desiderio di riuscire e di divertirsi stanno però avendo la meglio, valicando i problemi logistici legati alle distanze dei luoghi di gara dal villaggio olimpico e al traffico che paralizza costantemente la città. Anche il villaggio olimpico è alternativo: le delegazioni alloggiano su due navi da crociera ancorate in prossimità del molo Beverello, soluzione sicuramente di emergenza ma accolta con entusiasmo dalle squadre. Ma quale veduta migliore di Napoli se non quella dal mare?
L’evento è sentito da tutta la popolazione, in maniera più o meno positiva: tanti i volontari che, senza orario, tentano di sopperire nel loro piccolo alle lacune organizzative; quindi ecco che l’attaché di un medico sportivo si ritrova ad accompagnare il vincitore della medaglia d’oro di nuoto ai controlli antidoping perché i due volontari incaricati hanno avuto un contrattempo.
Purtroppo il piano traffico di Napoli, già carente di suo, non riesce a contenere le frotte di persone che si riversano sui luoghi di gara, nonostante l’incremento delle corse dei mezzi pubblici. Molti sensi unici sono stati invertiti, sono state preposte corsie di emergenza laddove indispensabili e tante strade sono state chiuse al traffico a discapito della viabilità.
La Campania si è accaparrata l’Universiade con un anno scarso di anticipo, tempo insufficiente a costruire ex novo delle strutture adatte a ospitare le gare e gli atleti, visti soprattutto i biblici tempi burocratici italiani. Sono state però rinnovate le strutture già esistenti, regalando nuovo splendore a palazzetti quasi in malora.
Ecco che quindi, dove non sono arrivati l’organizzazione e i fondi, arriva lo spirito dei napoletani: in barba a chi predica la sciaguratezza dei campani le Universiadi 2019 stanno dimostrando che la caparbietà e il sorriso sono i veri vincitori di questa edizione. Quale partenza migliore se non lo stadio San Paolo gremito per dare il benvenuto alle delegazioni durante la cerimonia d’apertura che è stata trasmessa in diretta su RAI 2, entusiasmandosi soprattutto all’ingresso della squadra argentina con la maglietta di Maradona.
Marta Maresca