Noi ragazze dello zoo del rock
Attrici, scrittrici, prostitute o semplici passanti. Bellissime, misteriose e cariche di fascino: sono innumerevoli le donne che hanno ispirato le più toccanti canzoni d’amore della storia.
LINDA EASTMAN
Classe ’41, è stata una musicista, fotografa e animalista americana. Bionda, con un viso genuino e allegro. Sposò Paul McCartney nel 1969 a Marylebone, a Londra. Tra i due si instaurò un legame fortissimo, di rispetto e di profondo amore. Dopo il suo matrimonio con Paul, divenne una fotografa professionista nell’ambito del rock ‘n’ roll, immortalandone i volti più noti.
Il suo fu un triste epilogo: nel 1995 le venne diagnosticato un cancro al seno, che la portò via tre anni dopo.
All’anima gemella di Paul è dedicata Maybe I’m amazed.
EDIE SEDGWICK
Delicata e profondamente attraente. Biondina dai lineamenti dolci e dagli occhi tristi, Edie Sedgwick stregò diversi uomini.
Andy Warhol trovò in lei un fascino inestimabile, definendo quest’attrazione come “un qualcosa vicino ad un certo tipo di amore”. Ma non solo l’artista americano la notò, ella ebbe anche una breve relazione con il menestrello Bob Dylan che la cantò in Just like a woman.
PATRICIA ANN BOYD
Se non avete mai ascoltato Something di George Harrison o Layla di Eric Clapton, allora è meglio che poniate rimedio. Ebbene sì, si tratta di due capolavori musicali dedicati alla stessa donna: Pattie Boyd.
Nata a Taunton, nel Somerset nel 1944, conosce George Harrison durante uno spot promozionale dei Beatles. È qui che sboccia l’amore tra i due. Ma che c’entra Eric Clapton? Ecco, è qui che viene fuori il nocciolo della questione, la parte che interessa a ogni buona comare di paese: abbiamo davanti un vero e proprio triangolo amoroso. Eric Clapton, miglior amico di George Harrison pensò a Pattie nella composizione di Layla. È affascinante pensarla come un’opera d’arte nata nella contemplazione del suo volto, del suo essere, apparentemente inafferrabile. Tutto sembra ancora più romantico se pensiamo che solo qualche anno dopo, Eric riuscì a portarla all’altare, grazie anche a varie crisi che stavano attraversando George e Pattie. Non c’è dubbio, Patricia Ann Boyd fu una vera musa del rock.
ANGIE
Ecco a voi uno dei più grandi misteri del rock. Non si sa effettivamente a chi Angie dei Rolling Stones sia dedicata, possiamo solamente dondolarci tra una congettura e l’altra. Il dibattito sull’identità è ormai acceso da anni, alimentato da numerose leggende metropolitane. Che fosse Angela Bowie, figlia di David e amante di Mick Jagger? O Anita Pallenberg che conquistò il cuore di tre membri della band?
Una certezza però ce l’abbiamo: si trattò di una donna tremendamente seducente, che spezzò il cuore di chi si cimentò nella stesura del testo. Angie ha fatto soffrire, ma non di quei dolori che lasciano andare, che permettono di metterci una pietra sola. Nella voce dell’artista c’è la speranza di un ritorno, perché i due amanti, dopotutto, non possono dirsi “soddisfatti”.
Lisa Scartozzi