La straordinaria chimica di Breaking bad

SPOILER ALERT! La chimica è una scienza che può aprire molte porte, spesso anche sbagliate.

Walter White è il classico professore di chimica del liceo: all’apparenza banale e poco stimolante, con una vita tranquilla. A seguito di una serie di eventi si ritrova a “cucinare” droga guadagnando più soldi di quanto avrebbe mai immaginato. Scopre così di essere una miniera d’oro, l’ingranaggio che muove una macchina imponente.
Lo spettro della ricchezza e del potere lo abbaglia tanto da ritrovarsi a un punto di non ritorno: perseguendo il sogno perduto in giovinezza del successo, si ritrova dall’altra parte della barricata, a guadagnare di nascosto somme ingenti.

Chiunque abbia guardato la serie non può aver fatto a meno di immaginare i servigi che il suo genio avrebbe reso all’umanità: la prontezza e la lucidità con le quali trova scampo in soluzioni apparentemente senza via d’uscita sono affascinanti, ma molto rare.

La chimica è la scienza che ci spiega “perché”: non a caso in passato era considerata al pari della magia. Altro non è che l’insieme di leggi che, assieme alla fisica, regola ciò che accade. Arrivare a padroneggiarla a 360° come White è un dono concesso a pochi, un talento che si spera venga sfruttato per migliorare il mondo in cui viviamo e non deteriorarlo per mero denaro.

Fortunatamente, la serie ci mostra il prezzo da pagare: nel momento in cui il protagonista potrebbe tirarsi indietro non ha più nessuno per cui farlo; l’amata moglie lo teme al punto da desiderarne la morte, mentre i figli non possono conoscere il motivo degli screzi tra i genitori. Egli ha dunque perso i valori profondi che lo caratterizzavano e per i quali inizialmente aveva messo a rischio la propria vita. Ora che la sua esistenza non è più direttamente a rischio perché è lui il pericolo da temere si ritrova a essere più rispettato nell’ambiente lavorativo che si era scelto, nella casa che ha costruito, venuti a mancare gli affetti familiari.

Marta Maresca