Se vuoi qualcuno che ti ami da subito fai come K. Lorenz
Un uomo assorto nei suoi pensieri passeggia con le mani in tasca, seguito da una compagnia insolita che zampetta nel fango: anatroccoli.
Questa è la più celebre immagine che ritrae Konrad Lorenz, padre indiscusso dell’etologia, ossia la disciplina scientifica che studia il comportamento degli animali e in stretto rapporto con le scienze umane.
Nella casa paterna di Altenberg, vicino Vienna, Lorenz allevò numerose specie animali: oche selvatiche, anatre, pappagalli, corvi imperiali e scimmie, che vivevano in completa libertà grazie allo spazio verde offerto loro dalla residenza che possedeva un grande parco.
L’osservazione sul campo e comparata – basata sul confronto tra specie diverse – nella prima metà del Novecento poté far luce sul comportamento sociale di varie specie di uccelli, sulla formazione degli istinti e sull’imprinting.
È proprio l’imprinting la chiave di lettura di quest’immagine.
Si tratta di una forma di apprendimento che si manifesta nel corso della fase sensibile, cioè nei primi istanti di vita, in tutte le specie viventi e in modo irreversibile.
Pulcini e anatroccoli con l’imprinting filiale del “seguire” attivano una risposta nei confronti del primo essere vivente che si palesa davanti a loro subito dopo la nascita.
Che si tratti di un umano, di una chioccia o di un oggetto inanimato che abbia luci intermittenti, che emetta suoni o che presenti diversi colori, l’animale mette in atto uno schema di azione che possiede indipendentemente da ogni altra esperienza, senza alcun condizionamento e solo grazie a stimoli innati.
Alla base degli studi dell’etologo ci sarà proprio la distinzione tra fattori genetici e stimoli ambientali che evocano comportamenti innati, al fine di comprendere cosa provochi qualsiasi comportamento prima di ogni esperienza.
Alessandra De Paola
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