Social Network: se l’umanità non fosse perduta, ma avesse cambiato residenza?
Gira voce che i Social Network siano dei mostri da temere e i suoi abitanti dei tipi da cui guardarsi le spalle. Non mi sono mai fidata delle voci. A dispetto di ciò che si crede, ho scoperto che nel mondo virtuale soggiorna più umanità che altrove.
Ero ferma nel traffico sintonizzata sul mio solito canale radio. La discussione era incentrata sui social network e, come avviene da anni, si passavano al vaglio i pro e i contro di questa rete sociale virtuale.
Il mio ascolto era distratto, ma è diventato più attento quando uno degli speaker ha fatto notare quanto fosse densamente abitato il “mondo social” e variegata la sua popolazione.
Non è certamente un mistero, ma l’idea che Facebook da solo raggiunga 2,38 miliardi di utenti attivi continuava a ronzarmi in testa.
Non può esserci solo del marcio nel mondo, reale e virtuale che sia!
Così ho scoperto che in un periodo in cui le persone, nel quotidiano, hanno perso la capacità di fidarsi degli altri, sui social network ritrovano la loro umanità.
Forse perché contribuire a realizzare i sogni altrui dà concretezza anche ai nostri.
Forse perché restare un po’ defilati nel digitale ci dà coraggio.
Qualche affanno in meno a volte male non fa!
E così Neil Young è riuscito a realizzare il suo player musicale di alta qualità, ottenendo 6,2 milioni di dollari da una campagna di crowdfunding.
Un giornale online olandese, De Correspondent, ha ricevuto circa un milione e trecentomila euro, in meno di due settimane.
Il Festival del Giornalismo di Perugia è stato salvato.
Karen Klein, 68enne autista di un pullmino scolastico di una piccola città vicino New York, molestata e insultata verbalmente dai giovani passeggeri, si è vista regalare più di settecentomila dollari. Questa volta l’attività di crowdfunding è servita a creare una fondazione contro il bullismo.
I Social Network sono solo l’evoluzione della rete sociale tradizionale.
Un luogo virtuale in cui emozioni e sentimenti restano reali.
Non sono dei mostri. Le nostre azioni ne definiscono il valore.
Rosaria Vincelli