Incontro d’autore: “Fútbol alla valenciana” di Alfonso Fasano a #RdL
Nei giorni 4, 5 e 6 ottobre la bellissima sede FoQus Fondazione Quartieri Spagnoli ha ospitato la fiera Ricomincio dai libri, manifestazione che anno dopo anno riesce a unire migliaia di appassionati della lettura. Sabato 5, nella sala Cavalluccio rosso, è stato presentato il libro di Alfonso Fasano Fútbol alla valenciana.
Alfonso si è immerso completamente nella straordinaria città di Valencia, per vivere in prima persona le emozioni, la vita, il sentimiento, come lo chiamano i tifosi, verso uno degli sport più amati al mondo: il calcio.
Il Valencia può vantare nel suo palmarès sei campionati spagnoli, otto Coppe del Re e una Supercoppa spagnola. In ambito internazionale, invece, due Coppe delle Fiere, una coppa delle Coppe, una coppa UEFA, due Supercoppe Uefa e una Coppa Intertoto e si definisce come la terza forza calcistica spagnola dopo Barcellona e Real Madrid.
Nel suo libro Alfonso ci dimostra quanto sia forte l’attaccamento di un tifoso alla propria maglia del cuore ma, in questo caso e allo stesso tempo, anche alla propria città. Cultura e tradizioni emergono nello stile di vita di chi ama e segue questo fantastico sport.
Durante la presentazione si è parlato tanto di talento. Il talento calcistico è tutto. O almeno lo era fino a qualche tempo fa, quando tattica, regole e schemi hanno preso il sopravvento per riuscire a seguire le big d’Europa, quelle squadre in cui il calcio si stava evolvendo.
In questa città il calcio non è solo stadio, cori, alcool e schedine, anzi. Per i tifosi del Valencia e tutti i cittadini il calcio significa rivalsa e affermazione. Proprio attraverso questo sport si cerca di farsi largo nel mondo e prendere un proprio posto su questo palcoscenico.
Ma non è tutto. Perché al di là di ogni cosa, delle vittorie, del risultato, della competizione, il calcio deve essere veicolo emozionale che può prescindere dai risultati. Proprio per questo motivo i tifosi restano attaccati al passato, quando si viveva il calcio di puro divertimento, talento e spettacolo.
E quindi con amore, fede, talento, affermazione, divertimento e un bel piatto di paella (piatto tipico che i tifosi mangiano prima di seguire la partita) questa città dimostra come un semplice sport possa diventare il senso della propria vita, di come persone diverse possano amare la stessa cosa e tramite essa restare uniti.
Alfonso Fasano oltre al Valencia ci parla di un’altra realtà calcistica della stessa città: il Levante.
Il Levante Unión Deportiva, fondata nel 1909, è una società calcistica che milita nella Primera división del campionato spagnolo.
Alfonso è rimasto affascinato dal vedere la città cambiare colore da un quartiere all’altro. Si passa dal bianco e nero, colori del Valencia, al rosso e blu del Levante.
Durante la presentazione ovviamente si è parlato della violenza negli stadi, dei cori razzisti, del disordine che si crea per vedere una semplice partita di calcio.
L’autore del Futbol alla valenciana ci spiega che a differenza del nostro calcio, lì sono le stesse società a controllare, sorvegliare e gestire i propri tifosi. Allo stadio si va per divertirsi, non per vedere violenza e ascoltare insulti verso alcuni giocatori in campo e fuori. Chi sbaglia deve pagare.
Alfonso conclude la sua presentazione parlando del potenziale del Valencia, come squadra, come città, come singoli cittadini. Il potenziale è enorme. I tifosi sono legati al proprio territorio, la città è straordinaria, la squadra ha una storia, una forza e una voglia di crescere che non ha eguali. Il problema, però, è sempre di chi gestisce il dio denaro. Deve cambiare la mentalità degli imprenditori, delle società che fino ad ora non hanno fatto altro che speculare.
“Chi parla solo di calcio, non sa niente di calcio” con questa frase di José Mourinho Alfonso chiude la sua presentazione, invitando i lettori a sfogliare le pagine del suo libro, per vivere, come lui stesso lo ha definito, il suo “viaggio”.
Mariangelo D’Alessandro