Riciclandolambibalambò
Il riciclaggio dei materiali di uso comune è fondamentale per preservare la salute del nostro pianeta e dei suoi abitanti, al fine di non impoverire ulteriormente il patrimonio naturale.
Riciclare vuol dire dare nuova vita a un oggetto che è giunto al termine del suo ciclo vitale: un cartone da imballaggio protegge il suo contenuto da eventuali incidenti nel trasporto dall’industria di produzione all’attività commerciale; giunto qui e svuotato, ha esaudito il compito per cui era preposto ed è quindi destinato alla discarica. A questo punto subentra il processo di riciclaggio: invece di riempire le discariche già sovraccariche, questo cartone può essere rimpastato con altri scarti cartacei per produrre nuovi oggetti di uso comune, che hanno le stesse proprietà fisiche dei precedenti, eccezion fatta per il colore: dal bianco acceso si passa a un giallo ocra, molto di moda tra gli hipster e i nostalgici.
Stesso discorso vale per i metalli, il vetro e i vari tipi di plastica: dopo essere stati ripuliti da eventuali residui vengono sciolti e impastati per creare nuovi prodotti.
Per quanto riguarda i tessuti, invece, la situazione è più complessa: le fibre tessili sono dei filati e non derivano da un “impasto”, motivo per cui una volta macerati non possono essere utilizzati tal quali. Le tecniche di riciclo dei tessuti sono varie: molti comuni presentano contenitori per la raccolta degli indumenti usati che vengono poi smistati da organizzazioni caritatevoli ai più bisognosi, talvolta anche all’estero. Gli scarti che invece non sono più utilizzabili possono essere usati come isolante o imbottitura di materassi e simili.
Volendo riutilizzare i tessuti come materia prima per produrre altri tessuti, la prima difficoltà che si presenta è la separazione delle diverse fibre tessili: sempre più spesso nella produzione di un capo d’abbigliamento vengono mescolate varie fibre naturali e non per migliorare la qualità e la resistenza del tessuto. Altra difficoltà risulta nel tentativo di ottenere un filo lungo per intessere la trama: la soluzione adottata da alcune case produttrici di indumenti prevede di utilizzare un tessuto misto di fibre vergini e fibre riciclate; purtroppo per mantenere la qualità del prodotto la percentuale di filamento riciclato spesso non supera il 20%.
Visto il sempre crescente numero di aziende produttrici di vestiti usa e getta urge trovare un escamotage che permetta di riutilizzare al 100% tutti i tipi di tessuti, al pari degli stracciai che nel dopoguerra raccoglievano i filati ormai inservibili per rivenderli e dar loro nuova vita.
Marta Maresca