Natale in Campania: 5 mercatini fantastici (e dove trovarli)
Io amo il Natale, i regali, i colori, la campanelle, gli alberi, i buoni propositi, la suggestione di ipotetici “nuovi inizi”. È tutto magico, patinato, coperto da melassa e dolce, come le mele caramellate newyorkesi, magari gustate sotto l’albero gigantesco di Rockfeller center. Sì, ho visto troppe volte Mamma ho perso l’aereo e Miracolo sulla 24esima strada, ma che volete farci, la natura umana è piena di vizi sciocchi.
Napoli non è conosciuta – eccetto per i suoi elaboratissimi presepi – come una città “natalizia”, nel senso più americano, più “spot della Cocacola” del termine. Tuttavia, anche noi, nel nostro mondo mediterraneo, tradizionale, abbiamo ricchissimi, scintillanti mercatini natalizi in cui perdersi tra cianfrusaglie, pastori, festoni e palline. La magia targata USA è giunta fin qui, avvolgendoci con il suo rosso, il suo verde e il suo immotivato ottimismo.
Il nostro pregio e – d’altra parte, come rovescio della medaglia – difetto è quello di riuscire a tenere sempre un po’ della nostra cultura e della nostra storia anche nell’adozione di venti stranieri, forti ed inevitabili.
Bando alle ciance e al poetare a vuoto, ecco a voi una lista dei cinque mercatini – a mio parere – più tipici e incantati di Napoli e dintorni:
1 – Mercatini del Castello di Limatola, provincia di Benevento
Limatola, in provincia di Benevento, è un borgo sottovalutato, il suo castello è una vera fortezza medievale, perfettamente integra. Al suo interno, ogni anno – dall’ 8 novembre all’ 8 dicembre – è allestito uno dei più bei mercatini della Campania, se non di Italia. Si è raccolti ed avvolti da un grembo d’oro, ricco di odori, cibi e bellissime decorazioni. Inoltre, per chi desiderasse sentirsi ancora più abbracciato, avvolto e felice, il tutto può essere coronato da un caldissimo, delizioso vin brulé.
In più, ci sono le bancarelle di cibi tipici, degustazioni e – last but not least– la Casa di Babbo Natale. Sì, avete sentito bene: la Casa di Babbo Natale. Andateci, dunque, perdio.
Che ci fate ancora qui a leggere il mio articolo?
2 – Mercatini di Caserta, Cesa e Arienzo
Caserta e i suoi dintorni hanno da offrire bellezze naturali e architettoniche uniche, dalla celeberrima Reggia al borgo fiorente di Caserta Vecchia, al Belvedere di San Leucio.
Il Natale non è da meno: nei borghi di Cesa e di Arienzo hanno stabilito fittissimi calendari natalizi dagli inizi di dicembre al 6 gennaio. La Reggia invece ospita il presepe/opera d’arte di Marco Lodola, intitolata “Dare alla luce”. Tra Medioevo, Neoclassicismo e Natale è sincretismo istantaneo, tripudio di culture, estetiche e odori. Poi, il programma di Natale si chiama Natale è Favola, quindi vi ribadisco la domanda: perché ancora qui a leggere? Ascite!
3 – Mercatini di San Gregorgio Armeno, Napoli
Vero è che non sono qui a parlare solo bene della provincia, dei dintorni, ma anche della mia città, cara e maledettissima. I mercatini di San Gregorio Armeno, nel cuore del centro storico, non sono propriamente un’occasione natalizia, ma una ricchezza culturale apprezzabile e visitata tutto l’anno. L’attrattiva che li contraddistingue non è solo nella grande maestria riposta nel lavoro manuale degli artigiani di pastori, ma nella scanzonata, tagliente ironia napoletana che nasconde – tra i volti tipici del presepe – anche caricature di politici, calciatori e personaggi dello show business. Si parea, insomma.
4 – Mercatini di Via Ruoppolo, Napoli
Alcune delle mie più care amiche riderebbero della grossa se leggessero questa lista (e probabilmente la leggeranno, quindi), conoscendo la mia malriposta dedizione nei confronti dei mercatini natalizi di Via Ruoppolo, nel cuore della collina urbana del Vomero.
Quanto è lapalissiano costatare il mio essere profondamente vomerese? In ogni caso, la verità nuda e cruda è che questi mercatini non hanno nulla di particolarmente attraente o originale, anzi, spesso vengono apostrofati come “kitsch” o “tamarri”, ma sono bellissimi.
Vedere per credere. Dall’8 dicembre in poi vi sfido a farci una passeggiata e a non ritornare ogni anno, come ipnotizzati, come sotto incantesimo.
5 – La città di Salerno
La città di Salerno ha fatto del Natale e del turismo natalizio un vero e proprio rituale, un must per i turisti in visita durante le feste invernali. Le “Luci d’artista”, oltre che creare non poco disturbo ai residenti – primo dei quali mio padre, esponente e portavoce di un nascente movimento anti-luci – decorano magicamente la città bellissima di Salerno, piccola e perfetta, rendendola uno scrigno di decorate meraviglie. Villaggio di Babbo Natale, bancarelle con fontane di cioccolato e cibi di variegata origine, zucchero filato, odori invernali di svariato genere – tutti dolciastri, appiccicosi e splendidi – rendono questa gita essenziale per allenare lo spirito e lo stomaco al Natale. Le luci sono visitabili dal 9 novembre al 20 gennaio, mentre i mercatini aprono da dicembre al 6 gennaio.
And that’s all folks! Buona visita, buone feste e buon appetito!
Sveva Di Palma