Barbie celebra i modelli di comportamento (e due volti sono italiani!)
Non più solo icona fashion, il gioco più amato dalle bambine lancia un nuovo messaggio: celebrare le grandi donne, di ieri e di oggi, che con la propria forza di volontà hanno cambiato il mondo. Sono trentacinque donne che hanno ispirato la nuova collezione per celebrare i sessant’anni del gioco più attuale di sempre tra le bambine: Barbie 60, biggest celebration of role models.
In occasione del sessantesimo anniversario del gioco più amato dalle bambine, e per la giornata internazionale della donna, ecco che la Mattel ha creato una nuova collezione per ispirare le bambine: una linea di Barbie che celebra le grandi donne del mondo che hanno fatto qualcosa per cambiare il mondo. Non più solo icona di moda e bellezza, quest’anno le Barbie avranno ancora un altro ruolo: quello di ispirare le giovani future donne affinché capiscano che loro stesse possono fare la differenza.
Le trentacinque straordinarie donne che rientrano in questo progetto vengono da ogni parte del mondo, provengono da qualunque estrazione sociale e hanno combattuto affinché i loro ideali si affermassero (e tra loro ci sono anche due italiane).
Ben tredici delle trentacinque prescelte sono campionesse sportive. E qui il primo gioiello italiano: Sara Gama. Calciatrice di grande successo, Sara è dal 2017 il capitano della squadra femminile della Juventus, nonché capitano della nazionale femminile italiana. Accanto alla barbie dedicata a Sara, ci sono le bambole dedicate a Naomi Osaka, tennista e volto dei giochi olimpici che si svolgeranno a Tokyo nel 2020, le ginnaste Dipa Karmakar, Lyasan Utiasheva e Gabby Douglas; Karla Wheelock non solo alpinista, ma anche scrittrice e docente. Spicca poi il modello per tutte le giovani donne di domani: Kristina Vogel, ciclista che dopo un duro incidente è ora costretta sulla sedia a rotelle, ma non ha smesso di essere un esempio da seguire per tutti coloro che credono fermamente nella propria passione. E ancora la surfista Maya Gabeira, la campionessa di box Nicola Adams Obe, la campionessa di snowboard Chloe Kim, la ballerina sul ghiaccio Tessa Virtue; Copeland Misty la prima ballerina nominata dal Time tra le 100 persone più influenti al mondo. E ancora Ibtihaj Muhammad campionessa di scherma e prima donna musulmana-americana ad aver indossato un hijab durante le gare.
Non solo celebrità attuali, ma anche del passato. Una bambola è dedicata anche a Frida Khalo, da sempre attivista e icona femminista, un’altra è dedicata ad Amelia Earhart pioniera dell’aviazione che ha a lungo combattuto affinché le donne potessero reclamare il proprio posto nel mondo dell’aviazione accanto agli uomini. Amelia è scomparsa con il suo aereo nel 1937 senza lasciare traccia di sé, ma lasciando la strada spianata a tutte le donne dopo di lei per la conquista dei cieli.
Una barbie è poi dedicata alla centounenne Katherine Johnson. Matematico e fisico della NASA è una pioniera afroamericana della matematica che ha lottato per superare le discriminazioni di razza e genere.
Sono diventate icone anche le registe Ava Duvernay, Jenkins Patty (celebre per la regia di Wonder Woman), Lisa Azuelos, la sceneggiatrice ed editorialista Gülse Birsel, le giornaliste Ita Buttrose, Melodie Robinson e Martyna Wojciechowska, le imprenditrici Leyla Piedayesh, Mariana Costacheca e Lira (che è anche cantante e imprenditrice), l’ambientalista Bindi Irwin, la visual artist Chen Man.
Da sempre Barbie è un’icona di moda e del fashion, dunque ecco la barbie dedicata a Ashley Graham, modella che adora autodefinirsi “plus size”, ambasciatrice nel mondo del modello della vera bellezza, quella che mostra il suo splendore anche nell’over-size. Altra attivista e top model che ha fatto da ispirazione per una barbie è Adwoa Aboah: fondatrice di Gurls talk, la community online in cui le donne possono discutere tra loro di numerosi argomenti come la salute mentale, l’educazione, la cura di sé e delle relazioni che si intrecciano con il mondo circostante. L’idea di fondo della community è quella di mostrare come le donne possano diventare ancora più forti interagendo positivamente tra loro. Anche Yara Shahidi, attrice, modella, attivista e star, ha ricevuto una bambola col suo volto; Yara ha creato la sua community Yara’s club in collaborazione con The Young Women’s Leadership Schools a New York, un luogo di incontro digitale per gli studenti per discutere di questioni sociali, e ancora Tetsuko Kuroyanagi ambasciatrice di Unicef.
Personalità che ha molto colpito la mia attenzione è Iwona Blecharczyk. Iwona nasce come stilista e insegnante di moda, per poi rivoluzionare completamente la sua vita. Grazie alla sua determinazione ha rotto quelli che sono gli stereotipi di genere dimostrando che anche le donne possono essere… camioniste di professione. Iwona così non solo ad oggi svolge a tutti gli effetti la professione di camionista, ma ha anche un canale YouTube sul quale aggiorna la community sui suoi viaggi. È anche ambasciatrice della Truckers Life Foundation che diffonde l’iniziativa di aprire palestre aperte 24 ore su 24 nei parcheggi, promuovendo uno stile di vita sano tra i conducenti.
Ultime ma non per importanza le pluristellate chef Michelin: Hélène Darroze e l’italianissima Rosaria Marziale. Rosaria, dopo aver lavorato con Martin Berasate e Gianfranco Vissani, è ora chef del famoso ristorante di famiglia aperto dal padre negli anni ’50 Le colonne, in provincia di Caserta. Lavora con i prodotti della sua terra e ha fatto della mozzarella la punta di diamante della propria cucina, fino ad essere soprannominata “la regina della mozzarella”. I suoi progetti per il futuro? Creare un cartone animato per bambini che abbia per protagonisti… gli alimenti che mangiamo.
Ecco le straordinarie donne di ieri e di oggi che potranno fare da ispirazione alle donne di domani. Grazie Mattel, non ti smentisci mai!
Francesca Caianiello
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