Diodato vince la settantesima edizione del Festival di Sanremo
Dopo che siamo stati un passo indietro, abbiamo cercato Bugo fino alle 4.00 del mattino, rubato borsette alle signore dell’upper estside e ci siamo vestiti di baci twerkando vestiti da Elisabetta I, siamo arrivati alla serata finale e, così, al vincitore del Festival di Sanremo 2020: Diodato.
Avevamo già detto qualcosina sulla prima serata chiedendo più trash e lo abbiamo ottenuto.
Quindi, per prima cosa: grazie Sanremo 2020, ci hai regalato molto materiale su cui ridere per tutto l’anno, ma devo dire che anche la musica non è stata male.
Canteremo certamente la maggior parte delle canzoni in gara, qualcuna, forse, rimarrà nel tempo.
Un plauso per le parole più belle va, per me, a Rancore e la sua rabbia traslata in scena che veramente ci ha trasportato in una dimensione spaziale, rimane decimo cantante in gara, posizione niente male considerando lo standard dei votanti. Vi invitiamo ad ascoltare meglio la canzone. Vince il premio Sergio Bardotti per il testo, super meritato.
Riki, giustamente ultimo, conferma che forse è meglio per lui cambiare mestiere. Junior Cally, penultimo, canzone non male penalizzata dalla pessima pubblicità che ha fatto di se stesso prima dell’inizio del Festival.
Elettra nazionale non è arrivata ultima, e già è una vittoria per una non-cantante simpaticissima, ma che giustamente non può competere con nessuno dei cantanti in gara.
Tra una serie di canzoni un po’ pesanti, noiose come quella di Jannacci e Giordana Angi, si balza al podio che non comprende Achille Lauro, più performer che cantante, ma egualmente la miglior scoperta del Festival. Non ci facciamo ingannare dal quella voce graffiata, Achille Lauro continuerà a sorprendere.
Grande delusa Elodie, per gli amici Elodia, che non si classifica al podio nonostante tutte le sere fosse stata tra le prime scelte e nonostante l’opinione pubblica fosse molto protesa nei sui confronti, forse avevamo tutti in testa il Mahmood che conosciamo dallo scorso anno a sollazzarci, oscurata Elodie, adieu Elodie.
Le Vibrazioni sono quarte, sopra Piero Pelù che per quattro sere ha stravolto il palco e rubato una borsetta dimenticandosi anche di mettere la maglietta durante l’ultima serata.
Al podio i Pinguini Tattici Nucleari, che ai tempi di Irene ci piacevano di più, adesso aspettavamo la vecchia entrare a ballare, ma poco male, terzo posto meritato e canzone coinvolgente, la sentiremo spessissimissimissimo in giro.
E dopo che Skytg 24 ce lo ha spoilerato da un’ora e noi avremmo voluto solo portare lo smartphone ad Amadeus per dirgli GUARDA, GUARDA, SMETTILA DI FAR USCIRE IN SCENA ANCHE TUA ZIA CHE BALLA IL TANGO, la settantesima edizione del Festival di Sanremo la vince Diodato con Fai rumore e una voce che effettivamente, oltre a far rumore, ci emoziona.
Grande Diodato, tre premi e tutto il plauso del mondo, ora anche tu avrai il tuo tombino di Sanremo.
Ciao Sanremo, ci vediamo l’anno prossimo!
Benedetta De Nicola