DMT: uno stupefacente o il motore della nostra anima?
Alberi che prendono vita, elfi che ti parlano, tu che prendi il volo in un cielo senza colori ben definiti che pare siano lì lì per sciogliersi. Stareste tutti pensando che si tratti di un sogno dopo una bella sbronza… In realtà sono solo alcune testimonianze di persone che hanno assunto DMT, ne conoscevate già l’esistenza?
La DMT (anche conosciuta come N,N-dimetiltripta) è un composto psicotomimetico che appartiene alle indolalchilammine, è considerata una tra le sostanze più allucinogene presenti in natura. Essa infatti si trova all’interno di alcune piante e funghi, come ad esempio la corteccia di Virola calophylla. La cosa più incredibile di questa droga è che la sua presenza è registrata anche all’interno del corpo umano, all’altezza del sistema nervoso, nel liquido cerebrospinale ed è costantemente rilasciata involontariamente dal nostro corpo durante le esperienze mistiche e di pre-morte. Ciò non esime certo questa sostanza dall’essere molto pericolosa, se assunta. É possibile ricavare vari intrugli con la DMT, come ad esempio la Ayahuasca, letteralmente “liana degli spiriti”, una bevanda molto usata nei riti sciamanici delle popolazioni indigene del Brasile e di molte tribù del Sud America. Vi sono addirittura testimonianze derivateci da Cristoforo Colombo, che descrisse alcuni indiani Taino che, dopo aver inalato una polvere, “perdevano coscienza di loro stessi”. Da come avete potuto capire, questa sostanza è molto diversa dagli acidi che girano nelle discoteche e che, molto spesso, sono causa della morte di ragazzi giovanissimi, ma ciò non rende la DMT una manna santa, ovviamente. Anche gli effetti sono diversi dalle solite droghe psichedeliche; iniziano dai 45 secondi a 5 minuti dopo l’assunzione e in genere durano dai 15 ai 30 minuti, seguiti da un periodo indefinito di “piacere naturale dieci volte superiore ad un orgasmo” così descritto in una delle tante testimonianze. Essendo un allucinogeno, gli effetti sul consumatore sono imprevedibili, poiché sono fortemente legati allo stato psico-fisico di ognuno. Ad esempio, se un individuo con disturbi psicologici, o anche solamente molto suscettibile e sensibile, facesse uso di questa sostanza, sarà molto probabile che cada in quelli che sono definiti bad trip, praticamente la materializzazione di tutti i suoi peggiori incubi davanti agli occhi. L’assunzione di questa sostanza è per molti definita il contatto più immediato e ravvicinato che l’uomo possa avere con la natura, con il tempo o addirittura con Dio. Rick Strassman nel suo libro Dmt – La molecola dello spirito illustra il suo esperimento condotto su sessanta volontari, ai quali venne somministrata la DMT. Molti di loro affermarono di non aver mai vissuto un’esperienza così intensa prima di allora, dato che dicono di essere entrati in contatto con entità intelligenti non umane, in particolar modo alieni.
“Il campo visivo inizia a riempirsi di decine di caleidoscopi e sento di dovermi abbandonare totalmente così mi sdraio e chiudo gli occhi. Colori liquidi, colori solidi che compaiono dallo sfondo nero verso di me. Mi sento distaccare da dove sono, come se semplicemente mi girassi dall’altro lato lasciandomi il resto alle spalle e scorgo la presenza di due entità amichevoli che mi accolgono gentilmente e molto lentamente tra le loro braccia come mettendomi delicatamente una mano sulla spalla e tirandomi piano verso di loro”.
Questa è una parte di una testimonianza di un individuo che ha assunto la sostanza. Nelle sue parole non traspare inquietudine, anzi, il “viaggio” sembra mettere il consumatore a proprio agio. Questo è possibile perché la DMT lavora a stretto contatto con i recettori della serotonina, chiamato anche “l’ormone della felicità” per la sua funzione di rilasciare piacere all’interno del nostro corpo. Ci fa sentire svegli, felici, fortemente empatici e ogni sensazione sarà amplificata al massimo.
In sintesi, la DMT è una droga allucinogena molto forte e, come tale, è meglio starne alla larga. In Italia il consumo di queste sostanze è in costante aumento, sin dai primi anni Sessanta, con il boom degli allucinogeni in tutta Europa; è curioso il fatto che una sostanza che porti a fare dei viaggi interpersonali, dove qualcuno addirittura dice abbia rivisto la “storia dell’intera umanità”, sia presente nel nostro organismo. Tra l’altro Strassman affermò che la sostanza, prodotta dalla ghiandola plineale, faciliti il movimento dell’anima fuori e dentro dal corpo e che sia parte integrante delle esperienze di nascita e di morte. Per altri invece la sostanza è la causa principale della facoltà di immaginazione dell’essere umano. Forse potrei spararla grossa, ma se la vita fosse solo un viaggio causato da questa sostanza che, dalla nascita, “infetta” la mente di ogni individuo?
Giovanni Perna