Il mistero di Radio Maria: perché prende ovunque?
Puoi vivere in cima alla montagna più sperduta della Valle D’Aosta o nel paesino più diroccato della Sicilia ma lei ti troverà sempre… Radio Maria!
È ovunque e si sente sempre benissimo, ma perché?
È un mercoledì notte. Siete in auto, con il ragazzo o la ragazza che vi piacciono. Vi frequentate ormai da un po’ e in una bella notte stellata come questa nulla potrebbe andare storto. Tutto intorno a voi tace. Alla radio passano Just the way you are di Barry White, vi avvicinate l’uno all’altro e l’atmosfera si fa sempre più calda… ma ad un tratto, a gamba tesa, ecco che spunta dal nulla Mons. Gianfranco Ravasi, intento a leggere di quella volta in cui un uomo decise di raccogliere della legna di sabato e per ordine divino dato a Mosè venne lapidato a morte da tutta la comunità del campo.
Freddura brutta: Perché Radio Maria prende ovunque? Perché ha un’antenna della Madonna.
Si ride e si scherza spesso su questa radio che miracolosamente prende sempre e dovunque. Molti non sanno però che Radio Maria, ad oggi, è l’emittente privata più solida del nostro paese; il suo numero di ripetitori (850) supera addirittura quelli della Rai! È nata nel 1982 nel ridente comune di Arcellasco d’Erba e a mano a mano, tramite donazioni, pochi soldi pubblici e dal 2006 con parte dei proventi del 5xmille, è divenuta un’emittente sempre più grande e una delle poche su cui non è presente pubblicità.
E così la radio crebbe sempre più e in poco tempo (già dal 1987) diventa un’emittente di taratura nazionale, anche grazie alla spinta data da Giovanni Paolo II, tramite il suo invito alla “nuova evangelizzazione”. Ma l’Italia non era sufficiente per la Radio “che non deve chiedere mai” e quindi nel 1998 nasce la World Family of Radio Maria, che da quel momento raggruppa tutte le altre emittenti mariane sparse internazionalmente. Ad oggi la radio è presente in 74 nazioni nel mondo con quasi quaranta milioni di ascoltatori.
Ma quale miracolo permette a questa radio di essere sempre udibile nella maniera più cristallina possibile?
In realtà i fattori sono molteplici: oltre al sopracitato numero abnorme di ripetitori c’è anche da prendere in considerazione che gran parte di essi furono costruiti o posizionati in aree strategiche prima della messa in atto della legge Mammì, che pose fine al fenomeno del syndication. Un altro fattore da prendere in considerazione è di certo il tipo di frequenza a cui la radio trasmette ovvero in mono, abbreviato con la sigla FM. La monofonia è una frequenza ottimale per il parlato e riesce a far sentire chiaramente le trasmissioni anche con una ricezione non ottimale.
Ci sono molti, però, che asseriscono che le emittenti della radio siano eccessivamente potenti e fuori norma e che il segnale perfetto dell’emittente sia dovuto proprio a questo. Sarà o no sarà così?
Mistero della fede…
Davide Cacciato
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