Virgilio e Il Palazzo degli spiriti, tra mistero e immaginazione
Hai mai sentito parlare del Palazzo degli spiriti? Forse no! E se ti dicessi che all’interno di questo palazzo potrebbe, ancora oggi, vegliare l’anima di uno dei più grandi poeti della storia? E,pensa un po’, si trova molto più vicino a te di quello che pensi.
“Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc / Parthenope; cecini pascua, rura, duces” è questa la celebre iscrizione funebre incisa sulla lapide di Publius Vergilius Maro (più semplicemente Virgilio) situata nel Parco Vergiliano di Piedigrotta. Letteralmente l’epitaffio può essere così tradotto “Mantova mi generò, il Salento mi rapì, e ora mi tiene Napoli; cantai i pascoli, le campagne, i condottieri.”
Gran parte della sua vita, infatti, la trascorre proprio a Napoli, dove si dice fosse venerato come mago protettore della città. Sono numerosissime le leggende che ruotano attorno al suo presunto operato da alchimista: basti pensare alla leggenda del famoso Castel Dell’Ovo, così chiamato perché, secondo un’antica leggenda, Virgilio nascose un uovo d’oro in una gabbia di ferro, poi murata, nelle fondamenta del castello, profetizzando che, alla rottura dell’uovo, l’intera città sarebbe crollata.
Inoltrandoci nella splendida cornice di Pausilypon (letteralmente <<che fa cessare il dolore>>), se buttiamo l’occhio sull’incantevole borgo di Marechiaro, possiamo notare una spiaggetta che comprende un edificio che, a prima vista, può sembrare anonimo e abbandonato ma che trapela leggende magnifiche. Si tratta della cosiddetta Villarosa (anche chiamato Palazzo degli Spiriti) fatta erigere dal Cavaliere romano Publio Pollione nel I secolo a.c che fa parte del Parco archeologico ambientale del Pausilypon al quale vi si accede attraverso la Grotta di Seiano, circa a metà tra il promontorio di Trentaremi e la baia della Gaiola. La Villa ha dunque oltre 2000 anni di storia, eppure, dopo qualche lavoro di ristrutturazione, è ancora lì. Molti di voi staranno pensando che una costruzione del genere non può essere abbandonata a se stessa, beh c’è qualcuno che prima di voi ha avuto questa intuizione, si è rimboccato le maniche e personalmente è andato a presidiare il Palazzo.
Non starete mica pensando a un normale guardiano sottopagato? Eh no, il custode non ufficiale di Palazzo degli Spiriti è proprio Virgilio!
Avete capito bene, esiste una leggenda che direbbe che è proprio il nostro amato stregone ad abitare tutt’oggi l’edificio. Secondo le testimonianze di alcuni pescatori che regolarmente vanno a pesca nei pressi di quella zona, nelle ore notturne, è possibile udire delle strane voci che provengono proprio da Villarosa! I pescatori, probabilmente analfabeti, hanno per più sere ascoltato la voce di quelli che potrebbero sembrare degli strani e tormentati lamenti, le hanno memorizzate e, riportate ad un orecchio più esperto del loro, è venuto alla luce che si trattassero di passi tratti dall’Eneide.
Per molti risulterà difficile credere che, a distanza di 2038 anni, il letterato latino possa ancora abitare tra le mura di un fatiscente Palazzo, ma provate per un attimo a usare l’immaginazione.
È cosa nota che uno dei suoi più forti desideri fosse quello di morire a Napoli, città di cui si diceva follemente innamorato. Sfortunatamente, di ritorno da un viaggio dalla Grecia, il poeta si ammalò e morì, nel 18 a.C, a Brindisi ma, seguendo la sua volontà, fu trasferito a Napoli e seppellito. Sarebbe affascinante pensare che, a distanza di migliaia di anni, egli si aggiri in quelle zone che tanto ha amato in vita, a recitare passi della sua opera più prestigiosa, che fu pubblicata contro la sua volontà, perché incompleta.
Chissà se, sotto l’incantevole paesaggio di Posillipo, non trovi l’ispirazione per scrivere un bel sequel del poema.
Giovanni Perna