Cinema e Streaming

#REclusi al Teatro Stabile di Napoli

https://www.teatrostabilenapoli.it/

“Nei momenti di crisi, più che mai, è necessario sottolineare il ruolo irrinunciabile della cultura, fondamentale costruttrice della fisionomia d’una comunità.

Senza arte, letteratura, teatro, musica non esistono popoli, ma soltanto masse senza identità”. Questa la premessa da cui parte il Teatro Stabile di Napoli: la fisionomia di una comunità la plasma l’arte, la cultura. Dunque, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, dove la percezione della comunità dve essere più forte che mai, il teatro non può abbassare il sipario fino a data da destinarsi. Arriva perciò, tra mille difficoltà e mille bastoni che la situazione contingente incastra tra le ruote, il progetto REclusi, coordinato e gestito dall’ufficio comunicazione e promozione del Teatro Stabile di Napoli. 

“Io sono un re, tre volte la settimana, con un scettro di legno dorato diamanti di vetro e una corona di cartone ho un regno di 40 mq e una regalità che un solo fischio bene azzeccato farebbe sparire”. Alexandre Dumas, in Genio e sregolatezza, spiega così la regalità del teatro, e lo status naturale dell’attore: nient’altro che un “re-chiuso”. Il Teatro Stabile di Napoli accetta la provocazione di Dumas e si cala nella parte: gli studenti della Scuola del Teatro Stabile, re-chiusi in casa, proseguono i loro studi e recitano alcuni monologhi famosi.

Da De Filippo a Shakespeare, passando per Stefano Benni, gli aspiranti attori della Scuola del Teatro Stabile di Claudio Di Palma, come Eleonora Fardella, Manuel Di Martino, Valentina Di Leva e Antonio Elia, trasformano la loro casa in un palcoscenico e propongono al pubblico digitale piccoli frammenti di teatro. Da un lato la voglia di reagire, di vincere la difficoltà del momento, di dare prova che l’arte non si arresta, dall’altro una scommessa: vedere se le vecchie e tarlate tavole del palcoscenico reggono il peso del web. 

Ma questa non è l’unica proposta in tempo di quarantena. Una serie di iniziative sono partite dallo Stabile: iniziative che sfruttano lo streaming per portare agli spettatori il teatro, in un momento in cui, già da un po’ e chissà ancora per quanto, agli spettatori è precluso il teatro. 

Memorie dArchivio è l’appuntamento quotidiano, sulle pagine Facebook e Instagram o sul canale YouTube del teatro, con immagini di repertorio e i video integrali degli spettacoli delle stagioni passate. ‘Nzularchia, Mal’essere, Elettra vi aspettano online per trascorrere qualche ora di arte e teatro e per rivivere i momenti salienti di 17 anni di storia teatrale napoletana

Per la pagina Facebook del Teatro Stabile di Napoli visita il link https://www.facebook.com/teatrostabile.napoli/ 

Visita anche la pagina instagram del Teatro Stabile di Napoli https://www.instagram.com/teatrostabilenapoli/?hl=it e della Scuola del Teatro Stabile https://www.instagram.com/scuolateatrostabilenapoli/?hl=it  

Valentina Siano

Valentina Siano, classe ’88, professoressa per amore, filologa per caso. Amo la scrittura come si amano quelle cose che ti riescono al primo colpo, non sapresti dire bene come. Scrivo di cultura e spettacolo perché amo il cotone verde del mio divano e il velluto rosso dei sediolini dei teatri. Leggo classici, divoro serie, colleziono sottobicchieri. Sono solo all’inizio della mia scalata alla rubrica gossip di Vanity Fair.

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