Digital strike: il Coronavirus non ferma gli attivisti di Friday for future
A causa del virus Covid-19 un’altra emergenza rischiava di essere messa da parte. Il 24 aprile si sarebbe dovuto svolgere il 5° sciopero mondiale contro i cambiamenti climatici. Gli attivisti di Friday for future non si sono arresi e hanno lanciato il digital strike.
Fino ad oggi ben quattro sono stati gli scioperi mondiali sul clima: il primo il 15 marzo 2019, seguito da quello del 24 maggio, la climate action week svoltasi tra il 20 e 27 settembre e l’ultimo il 29 novembre. Il 24 aprile si sarebbe dovuto tenere il quinto appuntamento, ma l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha cambiato tutto.
Con il divieto di creare assembramenti è venuta meno ogni possibilità di manifestare, anche per un’emergenza altrettanto importante come quella del climate change.
Il mondo si è fermato, ma la tenacia degli attivisti di Friday for future non conosce limiti ed ha trovato il modo di reinventarsi lanciando un digital strike (sciopero digitale).
“Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale. E questo ovviamente vale per tutte le crisi” ha spiegato su Twitter Greta Thunberg. “Ora gli esperti suggeriscono di evitare gli assembramenti pubblici per ridurre la diffusione del Coronavirus. Personalmente esorto tutti a fare ciò che dicono, specialmente nelle aree più a rischio. Noi giovani siamo meno esposti al virus, ma è imperativo mostrare solidarietà a chi è più vulnerabile e agire nel migliore interesse di tutta la società. Per ora, la crisi climatica è la crisi più grande mai affrontata dall’umanità. Dobbiamo trovare un nuovo modo di creare consapevolezza nella gente e lottare per un cambiamento senza creare masse di persone troppo grandi. Quindi in alto i cuori e affrontiamo una settimana per volta.”
Da questo invito alla responsabilità della giovane Greta è partita l’idea di spostare la lotta sul web, perché anche in un momento così difficile per l’umanità è bene non dimenticare che la crisi climatica è ancora qui.
Un cambiamento è possibile ottenerlo anche senza protestare fisicamente in piazza, se incoraggiato giorno per giorno da azioni concrete a supporto della causa.
I ragazzi del movimento ambientalista hanno promosso una serie di iniziative da realizzare anche al riparo nelle proprie case e, invitando ciascuno a stimolare la propria creatività, hanno messo in rete un elenco di azioni possibili: scrivere e-mail ai politici, postare notizie sui social, appendere cartelli alle finestre della propria abitazione.
L’esperienza di questi mesi deve essere un monito a fare di più per preservare il nostro Pianeta. L’impatto che l’uomo ha sulla Terra è in grado di distruggere interi ecosistemi: sconvolgere gli equilibri della natura riduce, se non annulla, la sua capacità di proteggerci.
“Esiste una verità universale che ci lega. […] La sopravvivenza di ciascuno di noi dipende dall’ambiente che ci circonda.” K. Murphy
Dobbiamo agire senza sosta per difenderlo.
Rosaria Vincelli