Il mistero della mummia effrayante
La mummia dell’”Uomo sconosciuto E” è stata fonte di accesi dibattiti nel mondo dell’archeologia per decenni.
Proprio come nei più bizzarri film di Hollywood, la mummia ha il volto contorto in un’espressione di dolore e sembra che gridi. I suoi arti sono legati con lacci rinforzati da resine, così stretti da aver ferito i polsi e le caviglie dell’uomo quando ancora era in vita.
Anche le classiche procedure di mummificazione non sono state rispettate: le sue viscere non furono rimosse e riposte in vasi canopi e, fatto sorprendente per gli esperti, la mummia è stata rinvenuta in un vello di capra, che nella cultura egizia era considerata impura.
Grazie alle analisi del DNA, si è poi scoperto che la cosiddetta mummia effrayante, cioè spaventosa, apparterrebbe a Pentaur, figlio del faraone Ramses III.
Gli studiosi ritengono che il principe possa essere stato punito per aver preso parte alla fallimentare “congiura dell’harem”, con cui intendeva spodestare suo padre. Tuttavia, la punizione inflitta all’anima del condannato tramite l’errata mummificazione è finora ancora l’unica conosciuta.