Sociale

Tétè Accessories: l’unicità dell’handmade sfida la crisi economica

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

Non esistono limiti all’espressione umana e alle funzioni sociali dell’uomo in una società, ma il lavoro è – e sempre sarà – l’indiscusso motore della vita.

Queste sono storie di giovani che hanno deciso di crearsi un lavoro, avviare un’impresa e intraprendere un progetto di vita nonostante il mondo gli remi contro: crisi globali, recessioni e depressione economica da post-quarantena.
E questo è il nostro modo di dargli voce.

Chi mi conosce sa che sono una fan sfegatata degli accessori per capelli; fasce, forcine, cerchietti alla Blair Waldorf che, pur non facendo parte delle élite scandalose di Manhattan, amo indossare in ogni occasione. Perciò capirete la mia euforia quando mi è stata proposta l’intervista a Tétè Accessories.

Avrei voluto fare mille domande a Miriam, la giovane imprenditrice a capo di questo brand, ma ho dovuto necessariamente pormi dei limiti e quindi ho scelto le domande più interessanti e accattivanti, tenendo anche conto del periodo storico ed economico che stiamo vivendo dopo il lockdown.

Alla prima risposta di Miriam ho già capito che questa sarebbe stata un’intervista speciale, e chi ha avuto l’onore e la fortuna di avere una super-nonna che lo guidasse nel proprio cammino di vita, anche per un breve periodo, si sentirà a casa come me leggendo l’intervista che trovate dopo questo mio sproloquio.

Ciao Miriam! Spulciando un po’ sul sito di Tétè Accessories (e soprattutto tra così tante meraviglie!), sono venuta a conoscenza della storia del brand, ma raccontiamola anche ai nostri lettori. Chi c’è dietro questo brand e com’è nata l’idea e la passione per l’handmade?

«La moda è sempre stata una mia grandissima passione e, in particolare, tutto ciò che riguarda il mondo dell’handmade, infatti sono sempre in giro per mercatini alla ricerca di creazioni speciali.

Tétè nasce proprio dall’unione di queste mie due grandi passioni e, soprattutto, nasce grazie a mia nonna paterna e alla sua immensa collezione di foulard. Amava collezionarli, in giro per il mondo, durante i suoi viaggi e poiché non potevo tenerli tutti iniziai insieme a mia madre a realizzare delle fasce proprio a partire dai suoi foulard.

Mi resi conto che ogni pezzo era unico e aveva una sua storia da raccontare, e da lì iniziammo a sviluppare l’idea di un brand di accessori per capelli rigorosamente Made in Italy e realizzati a mano.

Tétè era il modo in cui chiamavamo nonna Rachele, perché ogni volta che si meravigliava per qualcosa (sia positivamente che negativamente) iniziava a dire “tetetetetete” e per questo la chiamavamo nonna Tétè!

Il marchio quindi è dedicato a lei e al suo stile eccentrico e in qualche modo ribelle.»

Sulla pagina Instagram, invece, ho visto foto scattate a Mezzocannone, all’Università Federico II… Quindi la domanda sorge spontanea, quanto delle tradizioni napoletane c’è nei vostri prodotti e nelle vostre idee?

«I nostri prodotti sono più che altro l’espressione dello spirito napoletano, di quella tanto rinomata “arte di arrangiarsi” o meglio reinventarsi. Io ho scelto di rimanere qui, di creare qualcosa che desse valore alla mia terra, alle mie radici.

Lo shooting della scorsa collezione invernale lo abbiamo realizzato appunto in una delle vie più famose di Napoli, che solitamente è invasa di turisti, ed è stato davvero emozionante. Mostrare al mondo il nostro stile significa mostrare una parte di Napoli. Creativa, dinamica, contraddittoria.

Spero che tutto questo si percepisca, almeno noi facciamo del nostro meglio affinché sia così.»

Oggi, lo saprai meglio di me, la clientela ha una vasta scelta, basta pensare ai marchi delle grandi catene industriali. Perché, secondo te, dovrebbe scegliere l’handmade?

«Credo che al giorno d’oggi, specialmente dopo ciò che abbiamo vissuto, le persone siano piuttosto consapevoli riguardo l’handmade.

La scelta di acquistare dei prodotti d’abbigliamento, accessori o decorazioni per la casa fatti a mano e soprattutto in Italia credo sia una scelta vantaggiosa per più motivi, primo fra tutti è quello di avere un prodotto unico. D’altronde è quello che da sempre abbiamo cercato di fare. È la nostra mission realizzare degli accessori unici, infatti per quanto possano essere simili tra loro non potranno mai essere identici, perché non vengono prodotti in modo seriale.

Poi è una scelta ecosostenibile, perché chiaramente rispetto alle grandi catene non c’è lo stesso impatto ambientale negativo.

Ultimo, ma non per importanza, fare una scelta del genere significa anche valorizzare il proprio territorio.»

Il settore dell’handmade come e quanto ha risentito del Covid e della crisi economica che è derivata dal lockdown?

«Per quanto riguarda il nostro caso specifico, le vendite durante il lockdown sono aumentate. Sicuramente il motivo sarà che eravamo tutti a casa e moltissime persone si sono date allo shopping online, però credo anche che ci sia stata una presa di coscienza da parte delle persone, le quali iniziano a prediligere il fatto a mano e i brand “piccoli” come il mio.

Anche se risentiremo tutti della crisi e purtroppo ci colpirà tutti, io sono molto fiduciosa perché penso che le persone abbiano avuto il tempo di riflettere riguardo il tema dello shopping

Era necessario parlare un po’ dell’economia post-Covid, ma ritorniamo ai tuoi prodotti. Mi sembra di capire che siano accessori davvero per tutti, sia per ragazze, ma anche per donne mature. È così? Com’è composta la tua clientela?

«La fascia d’età che posso indicarti è quella che va dai 20-25 fino ai 45 circa, riusciamo ad abbracciare una clientela abbastanza vasta proprio perché con il tempo abbiamo introdotto molti accessori, riuscendo a soddisfare sia le esigenze di ragazze giovani che quelle di donne più mature, che spesso prediligono le fasce e i turbanti.»

È possibile anche avere creazioni personalizzate?

«Assolutamente sì, è possibile personalizzare una creazione o realizzarla su richiesta o su misura della cliente. Talvolta abbiamo realizzato delle fasce per capelli per delle spose, o cerchietti per eventi speciali. Allo stesso modo è possibile personalizzare il modello della fascia scegliendo tra i tessuti a disposizione. »

Concludiamo l’intervista con qualche domanda tecnica per i nostri lettori. Come acquistare i vostri prodotti? Sicuramente sul sito, poi avete rivenditori?

«Le nostre creazioni possono essere acquistate sul nostro shop online e poi abbiamo rivenditori sia in alcune zone della Campania, che sparsi per l’Italia (Milano, Brescia, Ancona, Lampedusa).»

Catia Bufano
Vedi anche: Mascherina: accessorio antismog

Catia Bufano

Laureata in Lettere Moderne, studia attualmente Filologia Moderna presso l’università di Napoli Federico II. Redattrice per La Testata e capo della sezione Fotografia. Ama scrivere, compratrice compulsiva di scarpe, non vive senza caffè. Il suo spirito guida è Carrie Bradshaw, ma forse si era già capito.

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