Marie Curie: la donna che vinse due Nobel
Ricordiamo oggi la morte di una grande donna, Maria Skłodowska Curie.
Semplicemente nota come Marie Curie, è stata una delle scienziate più celebri del secolo scorso.
La passione per lo studio e la determinazione la condussero verso l’immortalità divenendo la prima donna ad aver vinto il Nobel per la scienza per ben due volte.
Marie nacque a Varsavia nel novembre del 1867.
Intraprese gli studi di matematica e fisica e successivamente si trasferì a Parigi dove riuscì a laurearsi.
Qui conobbe Pierre Curie che divenne suo marito.
Insieme si dedicarono allo studio sulla radioattività e nonostante i mezzi a disposizione fossero davvero rudimentali, riuscirono a scoprire l’esistenza di due elementi radioattivi: il polonio e il radio.
Queste ricerche condussero Marie ad aggiudicarsi il premio nobel per la chimica, avvenimento che fece grande scalpore.
Era infatti la prima donna a ricevere un riconoscimento simile.
L’unica che ne conquistò più di uno.
Marie desiderava che il suo genio venisse riconosciuto a prescindere dal suo sesso.
Si impegnò in politica per l’emancipazione femminile e per la pace.
Lottò contro il pregiudizio sferrando l’arma della propria modernità divenendo simbolo di forza.
Il 4 luglio del 1934 morì di anemia aplastica causata dalla forte esposizione ai materiali radioattivi.
Fu la sua stessa passione a stroncarle la vita.
Per timore delle contaminazioni la bara di Marie fu avvolta in una camicia di piombo.
Anche i suoi appunti subirono la medesima sorte.
Infatti chi è interessato a studiarli è obbligato, ancora oggi, ad indossare una tuta protettiva.
Il suo corpo venne successivamente trasferito al Pantheon di Parigi.
Marie è stata così la prima donna a ricevere questo onore: riposare di fianco a illustri uomini della storia, nonostante sia donna.
Marie Curie ha dunque vinto la sua battaglia.
Disegno e didascalia di Enza Galiano
Vedi anche: Marie Curie e la scienza: nel bene o nel male, purché insieme