Sexual Representation Collection: la pornografia si studia eccome
Al Mark S. Bonham Centre si trova la più grande collezione di materiale pornografico canadese
La collezione fu iniziata negli anni Ottanta da Brian Connor, che si stava occupando della rappresentazione della mascolinità nell’industria porno gay ma si ammalò gravemente e si premurò affinché la sua collezione fosse conservata presso l’Università di Toronto.
Ai suoi materiali si aggiunsero quelli di un amico, un produttore presso la Canadian Broadcasting Company e che negli anni si era occupato di educazione sessuale, leggi sull’oscenità, sex work e pornografia.
L’accento è posto sulla pornografia femminista, queer e kink ma ampio spazio occupa anche la pornografia messicana, dell’Asia meridionale e dell’Asia Orientale.
Amministrato dal Bonham Centre for Sexual Diversity Studies della Faculty of Arts e Science dell’Università di Toronto, l’SRC contribuisce al recupero e alla conservazione della pornografia e dei materiali relativi alla loro regolamentazione, produzione, circolazione e consumo sociali e legali.
È una raccolta non circolante e la maggior parte dei suoi materiali è immagazzinata fuori sede. Le copie di ricerca digitale sono disponibili gratuitamente su richiesta e la collezione è visitabile su appuntamento.
Il Direttore degli archivi è il Prof. Patrick Keilty, per il quale la pornografia rappresenta un particolare paradosso della società: è centrale alla nostra cultura, e al tempo stesso situata al margine.
“Non è solo un business, ma parla da vicino di noi e di come siamo in grado di percepirci e di rapportarci col mondo”.
Insomma, non si tratta solo e semplicemente di una grande raccolta di materiale pornografico ma è una grande fonte di studi e meditazioni sulle dinamiche della società di oggi con la sessualità, il sesso e il rapportarsi con questi.
Lasciate fuori l’idea di un archivio pieno di porno da guardare al buio senza volume, qui si parla di storia che riguarda tutti. Anche noi.
Maria Rosaria Corsino
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