Celebrare l’amore in Cina: la festa del doppio sette
C’è chi ama il San Valentino.
Chi non vede l’ora di festeggiarlo con il proprio partner.
Chi lo odia e non ne vuole sentir parlare, o ancora chi crede che sia solo una festa commerciale.
In Cina grazie all’influenza occidentale degli ultimi anni, festeggiare il 14 febbraio come la festa degli innamorati è diventato molto popolare: ora i cinesi hanno più occasioni per celebrare l’amore, come mai?
Beh, perché loro avevano già una festa tradizionale! La festa del doppio sette (Qixi 七夕)!
Questo giorno romantico è chiamato così perché capita il settimo giorno del settimo mese del calendario lunare cinese e per questo cambia data ogni anno: nel 2020 sarà il 25 di agosto. Come ogni festa tradizionale che si rispetti, anche questa ha alle sue spalle una dolce quanto tragica leggenda di un amore proibito.
I due protagonisti sono Zhinü (织女), figlia dell’Imperatore del Cielo e della Regina Madre; e Niulang (牛郎), un semplice mortale che non aveva niente e nessuno al mondo, se non il suo bue. Molte sono le varianti di questa leggenda e non si sa con esattezza come i due si incontrarono, l’unica cosa certa è che quando si videro si innamorarono follemente e crearono una famiglia felice con due figli. La loro esistenza trascorreva tranquilla: lui si occupava del bestiame e lei di tessere e ricamare (di fatti nel suo regno era una brava tessitrice di nuvole e arcobaleni). Mentre per loro gli anni sulla Terra passavano felicemente, nel regno dell’Imperatore del Cielo era passato solo qualche giorno, e la Regina Madre, insospettita dalla mancanza della figlia, scoprì cosa era successo e andò su tutte le furie: immediatamente riportò la povera Zhinü nel Cielo, lasciando il suo amato mortale e i suoi figli sulla Terra.
Niulang determinato a riportare indietro la sua amata pensò e ripensò ad un metodo per andare nel Cielo, ma fu solo grazie all’aiuto del suo fidato bue, che si scoprì essere un immortale dei cieli mandato in esilio, che poté raggiungerla. Con i suoi figli iniziò il viaggio che però non andò a buon fine: la Regina Madre si accorse della sua presenza e creò un fiume enorme nel cielo per dividerli. Il padre e i bambini non poterono fare altro che tornare indietro.
Da quel momento, sia sulla Terra che nel Cielo, moglie, marito e figli piansero tutti i giorni senza tregua, tanto che la Regina si impietosì e, anche se non voleva che sua figlia amasse un mortale, capì che quell’amore era troppo forte e decise quindi di concedergli un appuntamento ogni anno, il settimo giorno del settimo mese del calendario lunare. Quell’unica notte i due amanti potranno godere della propria compagnia e incontrarsi sulle sponde del fiume che era nato per dividerli, la Via Lattea.
Questa triste storia d’amore è tutt’ora tramandata e molto sentita nei cuori dei giovani cinesi, tanto che, nelle zone in cui le luci della città non sono troppo forti, le coppiette ancora si riuniscono per guardare il cielo e cercare di trovare i due sfortunati amanti: le due stelle più luminose nella Via Lattea.
Teresa Labriola