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La notte è donna? Antichi esempi

Nelle antiche religioni ricorre spesso la divinità della notte personificata: si tratta sempre di una figura femminile, perché opposta alla forza “virile” del giorno, ma ha varie sfumature.

La Nyx greca, per esempio, è avvolta da un’aura misteriosa. È una divinità sinistra, imperscrutabile e temibile:

Isaia e Nyx, da un’illustrazione di un salterio bizantino del X secolo

La Nótt norrena, invece, ha tutt’altra simbologia. La dea è silenziosa come il grano che cresce nel buio della terra, ma bella e iridescente come la rugiada:

Peter Nicolai Arbo – Nótt rides her horse

Ancora diversa è la Nut egizia, grande figura materna e creatrice. Il suo corpo costituiva l’intera volta celeste cosparsa di stelle e la sua maternità era legata alle fasi lunari:

Nut, la volta celeste, sorretta da Shu, dio dell’aria – 950 a.C. British Museum

Vedi anche: La storia di Lee Miller, la donna che visse due volte

La Redazione

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