Il caldo, il sudore, la spiaggia, le bevande e te come amica, la mia anguria zuccherina.
Ogni estate inizia con una frase “che caldo!” e il nostro primo pensiero è quello di cercare qualcosa di fresco per rinfrescarci, come ci hanno insegnato i nostri genitori che quando stavamo sulla spiaggia tutti bruciacchiati dal sole mentre giocavano a fare i castelli di sabbia (chi lo sapeva che li avremmo trasformati in castelli in aria ) ci chiamavano a gran voce “VENITE C’È L’ANGURIA!”, in altri casi questo urlo veniva sostituito dal richiamo della frittata di maccheroni e quello che richiamo che ci sollecitava di uscire dall’acqua per ritornare a casa, cosa che noi non avremmo mai voluto fare.
Ecco l’ anguria è diventato un simbolo dell’estate, infatti in alcuni paesi l’anguria sostituisce il nome di altri frutti come il melone.
L’anguria è molto zuccherina e ci regala tanti sorrisi, forse più di quello che crediamo, perché è un frutto che abbiamo sempre condiviso molti ricordi, soprattutto quelli della nostra infanzia, ci sguazzavamo nell’anguria, in quel mare di zucchero naturale, ci sporcavamo le mani la faccia e il resto del corpo e a chi i semini non si sono incastrati nella finestrella della nostra dentatura d’infanzia e non negate che nessuno di voi si sia persino sporcati i capelli con l’anguria, non sapevamo dove fermarci per non perdere nemmeno un pezzo del rosso dell’anguria.
L’anguria nei suoi pro e nei suoi contro regala sempre tante emozioni.
L’ anguria resterà per sempre il simbolo della nostra estate anche se adesso lo sappiamo sostituito agli aperitivi con gli amici sulla spiaggia, l’anguria resterà un veicolo emozionale di ricordi.
L’anguria è l’estate.
Didascalia e illustrazione di Sonia Giampaolo
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