La natura se la canta e se la suona: il Singing Ringing Tree
Il cinguettio degli uccellini, il fruscio dei rami di una pineta alberata, lo scrosciare di un fiume alle prime luci del mattino sono tutti elementi costitutivi dell’armonia che la natura ci offre in un pomeriggio estivo.
Nel Regno Unito, nel bel mezzo del nulla, sorge un albero molto particolare, che con il suo suono farebbe accapponare la pelle anche ai più temerari.
Sono sicuro che pochi di voi sappiano già di cosa stia parlando: si tratta del Singing Ringing Tree, un albero artificiale in ferro alto più di 3 metri. L’opera architettonica potrebbe essere definita a tutti gli effetti uno strumento musicale, per la sua particolarità di avere, al posto dei rami, dei grossi tubi di acciaio galvanizzato che permette al vento di entrare e fuoriuscire, creando una sinfonia degna di una pellicola thriller.
L’intenzione degli architetti Mike Tonkin e Anna Liu era di rivalorizzazione del territorio con la creazione di diverse opere che potessero attrarre turismo in luoghi che avevano poco da offrire, se non splendidi paesaggi collinari; ci troviamo infatti nella contea del Lancashire, una porzione di Regno Unito che si estende nelle campagne a Nord di Liverpool.
L’intento dietro L’albero che canta e suona era di creare delle sinfonie “al limite del fastidio” tramite tubolari di diversa lunghezza, in modo che ognuno di essi potesse suonare ottave differenti. Come avrete capito anche dalla forma dell’opera, che appare “mossa”, il frontman di questo teatrino musicale è proprio il vento. Infatti, in questi luoghi, il vento arriva a soffiare anche a 180 km/h e, in base alla sua direzione, cambia la canzone suonata dal Singing Ringing Tree.
La struttura fa parte di un progetto chiamato “Panopticons” (proprio come la prigione idealizzata dal filosofo J. Bentham) che consisteva in una serie di opere come questa, da ubicare sulle colline del Lancashire.
Ogni opera però non è affatto causale: dietro al Ringing Singing Tree, infatti, c’è un lavoro di indagine sul luogo, per non creare un qualcosa che sia troppo discorde con ciò che Madre Natura aveva pensato per quel territorio; un lavoro di scoperta della cultura della popolazione, la maggior parte contadini. L’opera si inserisce in maniera misteriosamente perfetta nelle colline inglesi, creando un paesaggio che sembra presagire l’arrivo del Signore Oscuro in uno scritto di J.K Rowling.
Vi lascio di sotto un video che può farvi intendere perfettamente di cosa sto parlando.
Per mio personale parere, l’opera è perfetta per il luogo in cui si trova, dando un valore aggiunto alle misteriose contee che si ergono nelle campagne inglesi. L’albero è dunque una peculiarità unica nel suo genere: seppur non apprezziate le canzoni che ne fuoriescono, rimarrete sicuramente estasiati dall’ambiente che si verrà a creare, poi sempre meglio una macabra melodia di un albero in ferro, che il nuovo singolo di un generico trapper, no?
Giovanni Perna
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